Abracadabra!

Abracadabra!

Sherlock Holmes è sempre stato considerato il prototipo della razionalità ed il fautore del metodo scientifico puro.

Eppure il suo “creatore”, lo scrittore Arthur Conan Doyle, era appassionato di spiritismo e credeva alle streghe.

Non smetteremo mai di dirlo: aveva ragione Chesterton, quando disse che «chi non crede in Dio, finisce per credere a tutto». Ce ne convinciamo sempre di più.

Ma adesso abbiamo realmente raggiunto il colmo!

Che nelle università la magia rappresenti materia di studio è davvero troppo! Eppure accade davvero, come ha ben spiegato Edwin Benson in un articolo apparso sul sito della Tfp.

Presso il Dipartimento di Religione dell’Università di Columbia è stato attivato un corso di «Magia e modernità» che dà tre crediti formativi.

Che cosa si ripropone questo corso? Di introdurre «gli studenti alla storia culturale della magia come idea, come pratica e come strumento con cui esercitare poteri».

Questo sembra un brano tratto da un libro di Harry Potter, non la presentazione di un corso universitario!

L’Università di Yale di New Haven, nel Connecticut, offre il corso «Storia della notte», per analizzare la notte «come dimora del fantasma, del diavolo, della strega e dei morti».

Incredibile, non trovi? Eppure è tutto vero… Purtroppo.

Ricordiamo quello che dice il Catechismo della Chiesa Cattolica al riguardo:

«Tutte le pratiche di magia e di stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio e ottenere un potere soprannaturale sul prossimo – fosse anche per procurargli la salute – sono gravemente contrarie alla virtù della religione» (n. 2117).

È un testo molto chiaro. Non possiamo permettere che la gente si lasci abbindolare da chi voglia farle credere il contrario.

Quanti sanno di questo «revival» della magia e dell’occulto, oltre tutto nei contesti accademici?

È urgente informare il più possibile! Aiutaci in questo sforzo!

Se non lo facciamo noi, non possiamo aspettarci che lo facciano gli altri…

È molto importante. Ed urgente. Per strappare molti non solo alla menzogna, ma anche al peccato.

Nel Midwest, l’Indiana University Bloomington offre «Una storia di magia: tutto è divertimento e giochi, finché qualcuno non viene accusato di stregoneria».

L’Università Tulane di New Orleans propone un corso intitolato «Antica magia, moderna stregoneria».

Si legge nella presentazione: «Questo corso esplorerà la letteratura, i rituali e le credenze magiche».

Addirittura i rituali, capisci? Questa è istigazione a delinquere! Questo è un attacco frontale al Catechismo ed alla fede cattolica!

Non basta. L’esame finale del corso di scrittura della Duke University, intitolato «Magia radicale», chiede ai candidati di creare ciascuno il proprio «libro degli incantesimi» per «sperimentare cose nuove…».

Questa banalizzazione della magia e dell’occulto, proposti come gioco, in realtà trasmessi con formule e pratiche, rischia realmente e concretamente di togliere anime a Cristo!

Non possiamo stare a guardare, senza agire!

Aiutaci anche tu a diffondere queste notizie grazie alla campagna di sensibilizzazione, che ho intenzione di lanciare su Facebook!

Solo così potremo salvare molte anime!

Secondo quanto pubblicato dall’Ansa, circa il 20% degli italiani, quasi 12 milioni di persone, si rivolgono ogni anno a maghi, cartomanti, occultisti, guaritori, con una spesa media di 500 € a testa.

Lo rivela l’Osservatorio Antiplagio. E adesso ci si mettono pure le università!

Il Catechismo della Chiesa cattolica mette sull’avviso:

«La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium (…) sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo» (n. 2116).

Dacci una mano… Contrastiamo le infiltrazioni diaboliche travestite da agnellini!

Strappiamo anime al diavolo e conduciamole alla salvezza!

Ricorda: «Chi riconduce un peccatore dalla sua vita di errore, salverà la sua anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati» (Gc 5, 20).


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