Allarme Europa: cristiani convertiti dall’Islam sotto attacco!
L’Europa è scossa da un’ondata di violenza antireligiosa che non può più essere ignorata.
L’Ufficio per l’Osservazione dell’Intolleranza e della Discriminazione contro i Cristiani in Europa (OIDAC) ha lanciato un allarmante appello riguardo all’esplosiva crescita della violenza antireligiosa in Europa, con un focus particolare sui cristiani convertiti dall’Islam.
Questo fenomeno drammatico, che ha visto una preoccupante escalation nel 2023, solleva seri interrogativi sulla sicurezza e sui diritti dei credenti in Europa.
Contrariamente alla percezione comune che relegava la violenza antireligiosa ai soli continenti africano e asiatico, i recenti rapporti rivelano una triste verità: purtroppo anche l'Europa è diventata un terreno fertile per l'intolleranza religiosa.
L'OIDAC ha pubblicato una dichiarazione di estrema urgenza, evidenziando che, dall'inizio dell’anno, sono stati documentati ben 25 casi di violenza fisica, minacce e tentativi di omicidio contro cristiani in diverse nazioni europee, tra cui Regno Unito, Francia, Spagna, Italia, Germania, Polonia, Serbia e Austria.
La direttrice dell’OIDAC, Anja Hoffmann, ha messo in luce come i cristiani convertiti dall’Islam siano particolarmente esposti e vulnerabili a questi attacchi.
Queste le sue parole: "In Occidente, siamo spesso portati a pensare che la violenza contro i credenti sia un problema confinato principalmente ai paesi dell’Africa e dell’Asia. Tuttavia, questa percezione è ingannevole e pericolosa. È imperativo denunciare le gravi persecuzioni in queste regioni, ma non possiamo ignorare quello che sta accadendo anche nei nostri paesi".
L'OIDAC è incaricato di monitorare la libertà religiosa in Europa e, secondo l’ultimo rapporto annuale, si è registrato un allarmante aumento del 44% nei crimini d'odio antireligioso.
La Hoffmann ha spiegato che, sebbene la maggior parte degli attacchi antireligiosi in Europa colpisca chiese e cimiteri, continuano a verificarsi gravi episodi di violenza diretta contro individui, con i cristiani convertiti dall’Islam che risultano particolarmente a rischio.
È il momento che vengano adottate misure forti e inequivocabili per proteggere i nostri fratelli cristiani nel diritto di praticare la propria fede in libertà.
Non possiamo tollerare che l'intolleranza e la violenza prevalgano; è imperativo che le autorità e le comunità si uniscano in un unico sforzo per garantire che ogni credente possa esercitare la propria religione senza paura e senza compromessi.
Purtroppo, l'indifferenza dei media verso queste atrocità è assolutamente sconcertante. Per questo è assolutamente necessario intensificare e ampliare la nostra importante campagna di sensibilizzazione con urgenza.
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Ma ecco alcuni esempi tangibili di questa violenza antireligiosa a danno dei cristiani.
Il Ministero degli Interni francese, per esempio, ha documentato quasi 1.000 attacchi nel corso del 2023. Mentre il 90% di questi attacchi ha preso di mira luoghi di culto e cimiteri, sono stati registrati anche 84 attacchi personali contro cristiani motivati dalla loro fede.
In alcuni casi, le aggressioni hanno avuto come bersaglio intere comunità: a giugno, una chiesa avventista del settimo giorno a Digione, nella Borgogna, è stata attaccata con gas lacrimogeni durante una funzione religiosa, provocando panico e lasciando nove persone ferite.
In Gran Bretagna, nel mese di maggio, un tribunale ha condannato un uomo per il tentato omicidio di Javed Nouri, un cristiano convertito di origine musulmana, motivato dalla sua “apostasia”.
Analogamente, in Italia, ad aprile, un caso ha visto un convertito tunisino aggredito dai suoi connazionali per il semplice fatto di frequentare una chiesa cristiana.
Ma quanti sono veramente a conoscenza di questa terribile situazione? I media fanno finta di nulla, voltando lo sguardo dall'altra parte.
Rompiamo questo muro di indifferenza e facciamo sentire la nostra voce, forte e chiara, a difesa dei nostri fratelli cristiani. È urgente che tutti sappiano!
Perché, come afferma Anja Hoffmann, "Il diritto alla conversione è una pietra miliare della libertà religiosa. I governi europei devono prendere misure decisive per garantire la protezione dei cristiani convertiti dall’Islam, che sono esposti a un rischio inaccettabile di violenza. È il momento di agire con determinazione per assicurare la sicurezza e i diritti fondamentali di tutti i credenti."
È tempo di prendere posizione, con fermezza, contro ogni forma di persecuzione e discriminazione. Per questo il tuo sostegno è assolutamente indispensabile! Possiamo contare su di te?
Solo unendo le forze possiamo cambiare il corso di questa drammatica situazione!