Arriva il cibo sintetico?
Sempre per la serie “dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei” (citazione del politico francese Jean Anthelme Brillat-Savarin, 1755-1826), ecco che l’Europa ha in serbo per noi altre perle di saggezza.
Infatti, dopo che la Food and drug americana lo scorso novembre ha dato il suo via libera alla prima carne di pollo prodotta in laboratorio (tuttavia bisogna aspettare ancora l’approvazione del dipartimento USA per l’agricoltura), in questo 2023 l’Unione europea potrebbe inoltrare le prime richieste di autorizzazione per fare lo stesso anche da noi.
Se questo avvenisse, sarebbe davvero una rivoluzione alimentare.
Ma facciamo un po’ di ordine. Sul tema, sembrano condivisibili le denunce e le preoccupazioni espresse dalla Coldiretti, che mette in guardia dal “cibo Frankenstein”
Quando si parla di cibo sintetico ci si riferisce in particolare alla carne. Una carne… finta!
Come quella prodotta dalla società americana Beyond Meat, sostenuta – come spiega Coldiretti – “da importanti campagne di marketing che tendono a nascondere i colossali interessi commerciali e speculativi in ballo per esaltare invece il mito della maggior sostenibilità rispetto alle tradizionali attività di allevamento e pesca”.
Ora, l’approvazione della carne sintetica sarebbe un disastro per la nostra agricoltura. Ma soprattutto: che garanzie ci sarebbero davvero per la nostra salute?
“La verità - denuncia sempre Coldiretti – è che non si tratta di carne ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali”.
Non a caso, gli investimenti nel campo del cibo sintetico sono finanziati da personaggi come Bill Gates (fondatore di Microsoft), Eric Schmidt (cofondatore di Google), Peter Thiel (co-fondatore di PayPal), Marc Andreessen (fondatore di Netscape), Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) e Vinod Khosla (Sun Microsystems). Solo nella carne artificiale nel 2020 sono stati investiti 366 milioni di dollari!
E attenzione, perché tutto ciò non riguarda solo la carne.
Basti pensare alla società Remilk, che vuole aprire una fabbrica chimica in Danimarca per la produzione di latte sintetico realizzato in laboratorio senza mucche. Oppure alla Germania, dove si lavora per creare il pesce artificiale, un pesce che non ha alcun bisogno dell’acqua di mare.
Verso dove stiamo andando? Lo scopo è distruggere quel che resta della nostra agricoltura e della civiltà costruita nel corso dei secoli? D’altra parte, se si crea la vita in laboratorio e la si manipola come si vuole, non deve stupire che questo avvenga anche con il cibo.
Stiamo andando verso una realtà distopica, in cui tutto diventa artificiale e sintetico: anche le persone, anche i sentimenti. È il Mondo Nuovo di Aldous Huxley e forse anche peggio! E per farcelo accettare la propaganda sta lavorando di gran lena.
“Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione”, ha giustamente affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Dobbiamo stare attenti, dunque, e dare battaglia.
Attribuzione immagine: by Matthew Bellisario, CC BY-SA 4.0, Wikimedia.