Attacco all’agricoltura italiana!

Attacco all’agricoltura italiana!

Dopo vari rimpalli, alla fine il Parlamento europeo ha approvato la nuova normativa per il “ripristino della natura”.

E questa non è una buona notizia.

La legge infatti obbliga gli Stati membri a ripristinare almeno il 20% degli habitat (le foreste, praterie e zone umide ai fiumi, ai laghi e ai letti coralli) entro il 2030, aumentando al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050.

Per migliorare la biodiversità negli ecosistemi agricoli, i paesi dell'Ue dovranno compiere progressi in due dei seguenti tre indicatori:

- l'indice delle farfalle dei pascoli;

- la quota di terreni agricoli caratterizzati da un'elevata diversità paesaggistica;

- lo stock di carbonio organico nel suolo minerale delle terre coltivate.

Inoltre, va aumentato l'indice di avifauna dei terreni agricoli comuni, perché gli uccelli sono buoni indicatori dello stato generale della biodiversità.

Detta così, può sembrare una cosa innocua e, anzi, benefica.

Ma il mondo dell’agricoltura non la pensa in questo modo.

Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha dichiarato:

“Con la nuova normativa verrà messo a rischio il potenziale produttivo del settore. L’intesa finale è decisamente peggiorativa rispetto alla posizione che
era stata votata dal Parlamento europeo per tutelare la superficie agricola e l’attività produttiva. Inoltre, non sono stati previsti fondi aggiuntivi per il raggiungimento degli obiettivi fissati. È chiaro che le risorse finanziarie necessarie non potranno essere in alcun modo attinte dal bilancio della Pac”.


E anche da Cia-Agricoltori Italiani arrivano molte perplessità:

“Si prospetta un’altra strada in salita tra rischi sul potenziale produttivo e ulteriori oneri. Occhio ora al Piano nazionale di attuazione del regolamento, in virtù di quella flessibilità che il nuovo testo ha assicurato garantire”.

“È il cardine dell'impostazione ideologica che ha messo in ginocchio il nostro mondo produttivo e rischia di ucciderlo”, ha sottolineato il ministro per dell'Agricoltura, la Sovranità Alimentare e le Foreste Francesco Lollobrigida.

L’auspicio è che l’Italia sappia come calare nella pratica questi folli provvedimenti che mirano a penalizzare la nostra agricoltura in nome di un’ideologia verde anti-umana e anti-economica.


Attribuzione immagine: Di Bashkortostan.ru, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/...
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