
Basta silenzi: l’islam sta conquistando l’Occidente, e noi lo stiamo lasciando fare!
L’Europa sta cedendo!
E mentre noi ci perdiamo in dibattiti sulla “libertà religiosa” e sull’“inclusione”, l’islam radicale avanza, passo dopo passo, simbolo dopo simbolo, velo dopo velo.
Il velo islamico è una bandiera di conquista
La sponsorizzazione da parte delle Aziende industriali di Lugano (AIL) di una campagna con una donna col velo islamico è l’ennesimo esempio di come l’Occidente stia legittimando una ideologia totalitaria mascherata da religione.
Il velo non è un semplice capo d’abbigliamento, è un simbolo, una dichiarazione di conquista! E dove arriva il velo, segue il controllo, la sottomissione, la sharia.
Come ha affermato Magdi Allam, ex-musulmano: “Quando gli islamici vogliono occupare un territorio e sottomettere la popolazione all’islam, la prima cosa che fanno è imporre alle donne di indossare il velo. Difendere il velo islamico significa favorire la propria sottomissione all’islam.”
Promuoverlo nelle scuole, nei luoghi pubblici e nelle aziende significa legittimare l’avanzata di un’ideologia totalitaria che non tollera il dissenso, non accetta la parità tra i sessi e non riconosce la libertà individuale.
La finta “scelta libera” è una menzogna
Quante donne musulmane indossano davvero il velo per scelta? Quante lo fanno per paura? Per pressione sociale o familiare?
Wafa Sultan, ex-musulmana siriana, risponde così: “Le donne dicono di aver scelto di coprirsi. Ma non è una scelta. È paura. È il condizionamento imposto da secoli di oppressione.”
Non possiamo permettere che la paura venga mascherata da “diritto religioso”. In molti Paesi islamici, le donne che rifiutano il velo vengono torturate, sfregiate o uccise.
E in Europa, dove dovrebbero essere libere, vengono abbandonate dalle femministe che preferiscono tacere per non “offendere” l’islam.
Aiutaci a diffondere questa verità prima che ci mettano a tacere!
Per questo, abbiamo lanciato una vasta campagna di sensibilizzazione su Facebook, per aprire gli occhi a migliaia di cittadini ignari della deriva che stiamo vivendo. Ma per farlo, abbiamo bisogno anche del tuo sostegno!
Il vero volto dell’islam politico
La sinistra rossoverde, il femminismo ideologico, e una certa élite progressista stanno facendo il gioco degli islamisti, difendendo simboli che altrove rappresentano l’oppressione più feroce.
Come ha denunciato Mohamed Hamdaoui, musulmano algerino ed ex socialista svizzero: “La sinistra è in parte responsabile della crescita dell’islamismo in Occidente. Ha evitato il dibattito per non favorire l’estrema destra.”
Mentre l’islam radicale avanza passo dopo passo, l’Occidente si autocensura, in nome di una tolleranza che è diventata resa. L’islam politico non cerca convivenza, ma supremazia!
E chi osa alzare la voce, viene subito zittito, accusato di “razzismo” e “intolleranza”. Ma il vero razzismo è tollerare chi discrimina le donne, perseguita chi lascia la fede, impone leggi religiose al posto delle nostre leggi civili.
Non è troppo tardi… Se apriamo gli occhi ora!
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha già stabilito che vietare il velo nei luoghi di lavoro non è discriminazione, ma una misura legittima per tutelare la neutralità e prevenire conflitti. Allora perché continuiamo ad abbassare la testa?
Non si tratta di limitare la libertà religiosa, ma di proteggere la nostra libertà, la nostra identità, la nostra storia.
L’articolo 15 della Costituzione federale garantisce la libertà religiosa, ma nessuno ha il diritto di usare questa libertà per distruggere quella degli altri. E l’islam radicale lo fa, ovunque metta radici!
Basta silenzio. Basta complicità. Basta sottomissione mascherata da tolleranza.
Per questo abbiamo lanciato una campagna massiccia di informazione su Facebook, per raggiungere milioni di italiani prima che il velo dell’indifferenza diventi irreversibile. Ma questa battaglia non si vince da soli. Abbiamo URGENTE bisogno del tuo aiuto!
Ogni donazione, anche piccola, è un atto concreto di resistenza. È un modo per dire: "Io non mi arrendo. Io non mi faccio mettere a tacere."
L’Europa deve reagire! L’Italia deve svegliarsi! O ci opporremo adesso, o ci ritroveremo stranieri nella nostra stessa terra.