"Benedite, gran Dio, l'Italia!"
Oggi, 7 febbraio, è la festa del beato Pio IX.
E lo vogliamo ricordare come grande Papa e come… grande italiano!
Perché se è vero che si oppose duramente al processo di unificazione del nostro Paese, bisogna pur riconoscere, a oltre 150 anni da quei fatti, le sue reali e ragionevoli motivazioni.
Pio IX voleva preservare lo Stato Pontificio non per una questione di potere o di ricchezze. La sua preoccupazione fu sempre di tipo spirituale: voleva garantire l’indipendenza del papato. Voleva difendere e preservare la libertà della Chiesa.
E la storia gli ha dato ragione! Tanto che dal 1929, con i Patti Lateranensi, il Papa ha avuto finalmente piena sovranità su una piccola porzione di territorio, la Città del Vaticano, che gli permette di assolvere alla sua missione spirituale in tutto il mondo, senza interferenze.
Ma era anche un’altra la preoccupazione di Pio IX: la scristianizzazione degli italiani.
L’Italia, infatti, venne unificata contro il cattolicesimo, attraverso leggi che perseguitarono e colpirono la Chiesa e le sue strutture. Questo non si può dimenticare.
E se nessuno oggi si sognerebbe di tornare agli Stati preunitari, perché sarebbe un assurdo e impossibile anacronismo, quello che sì deve restare fermo è lo stretto legame tra Italia e Cattolicesimo.
Un legame che tristemente sta diventando sempre più debole…
Ecco allora che facciamo nostra la preghiera che nel 1848 Pio IX rivolse proprio sull’Italia.
Una preghiera male interpretata da alcuni – in mala fede – come un indizio del “liberalismo” del Pontefice, ma che in realtà esprimeva i suoi profondi sentimenti verso il Paese di cui anch’egli era figlio:
“Oh, perciò benedite, gran Dio, l’Italia, e conservatele sempre questo dono preziosissimo di tutti, la Fede! Beneditela con la benedizione che umilmente vi domanda, posta la fronte per terra, il vostro Vicario! Beneditela con la benedizione che per lei vi domandano i Santi a cui diede la vita, la Regina dei Santi che la protegge, gli Apostoli di cui serba le gloriose reliquie, il Vostro Figlio Umanato, che in questa Roma mandò a risiedere il suo Rappresentante sopra la terra!”.