Ci ha profondamente ferito!
Sai cos’è successo in Svizzera?
Sanija Ameti, esponente del comitato direttivo del Partito Verde Liberale elvetico, ha pubblicato via social alcune sue immagini, che hanno suscitato vasto scalpore.
Queste immagini la ritraevano durante un allenamento di tiro. Solo che ha utilizzato come bersaglio la foto di una tavola religiosa raffigurante la Madonna ed il Bambin Gesù.
Davvero vergognoso!
Nella storia social Ameti ha mostrato questa tavola colpita in più punti ed è questo che ha ferito la sensibilità di tantissimi.
Tanto da costringerla a rimuovere le scene della sua “performance”.
Però era ampio, ormai, il risentimento provocato sul web, essendo oltre tutto risaputo che Ameti è musulmana.
Lei ha sostenuto che la scelta della tavola sia stata casuale, ma in molti hanno ritenuto che, in realtà, possa essere stata dettata da odio religioso.
Lasciamo che nel cuore delle persone guardi Dio. Ma noi possiamo valutare quel che vediamo.
La politica, di cui sono state chieste le dimissioni, ha chiesto scusa a quanti si siano sentiti offesi ed ha dichiarato di aver commesso un gesto «assolutamente stupido».
Il partito comunque ha preso immediatamente le distanze dal gesto di Ameti, affermando di condannare «ogni forma di violenza e di mancanza di rispetto nei confronti dei simboli religiosi e delle religioni stesse».
Quanto accaduto non può non ferire nell’animo i cattolici, che vedono così calpestata la propria fede, in modo decisamente grave, gratuito, scriteriato e sconsiderato.
Dobbiamo reagire e dire insieme “BASTA” a queste offese!
Ma come fare, se pochi le conoscono?
Crediamo che sia necessario incrementare la vasta campagna di informazione e di sensibilizzazione su questo tema.
Aiutaci anche tu, che condividi i nostri stessi Ideali, a far conoscere quanto accaduto e a dire di alzare la voce, per fermare tutti insieme questo obbrobio!
Anche perché continui e ripetuti sono gli oltraggi alla nostra sensibilità religiosa.
Che dire, ad esempio, dell’uomo, che, fuori di sé, ha ridotto in briciole diverse statue di santi e quella della Vergine, e minacciato una donna con un coltello nella chiesa del Sacro Cuore a Nizza?
Quante altre chiese, ogni giorno, nel mondo subiscono atti vandalici o profanazioni?
Fino a quando possiamo tollerare?
Una soluzione c’è ed è quella attuata in Nuova Caledonia, dove la chiesa nel quartiere settentrionale di Nouméa è stata salvata dalle fiamme, grazie alla sorveglianza garantita notte e giorno da un gruppo di volontari.
Il parroco, Padre Michel Toekidjo, li considera gli «angeli custodi della parrocchia». Loro, semplicemente, non vogliono che si ripeta quanto accaduto nella chiesa di Montravel, dove tutto è stato devastato.
Anche per noi frequentare di più le nostre chiese, pregare al loro interno, adorare l’Eucarestia, costituirebbe già un ottimo deterrente.
Ma non tutti possono. Quello che invece tutti possono fare, anche quando geograficamente lontani dai luoghi più a rischio, è denunciare quel che accade e dire “basta” a questo scempio!
Per questo ti invitiamo a lottare con noi. Aiutaci col tuo contributo a sostenere questa campagna di sensibilizzazione!
Il nome ed il volto di Cristo dev’essere adorato, non offeso o insultato!