Covid: e se la Cina fosse davvero responsabile?
Adesso anche l’Fbi ritiene molto probabile che il Covid-19 sia uscito da un laboratorio cinese.
Lo ha affermato il suo direttore Cristopher Wray a Fox News.
Il virus che ha sconvolto il mondo e la cui gestione in Italia è stata pessima – occorre non dimenticarlo! –, sarebbe dunque nato da un incidente di laboratorio, attentamente nascosto dal governo cinese finché è stato possibile.
Quella dell’Fbi si affianca a un’altra indagine condotta, sempre negli Stati Uniti, dal Dipartimento dell’Energia e che, pur senza arrivare a risposte definitive, ha condotto al medesimo risultato: una responsabilità della Cina in merito alla diffusione del Covid.
Sia chiaro, non è una novità.
Sono ipotesi (e ben più che ipotesi!) formulate già all’inizio dell’epidemia, tre anni fa. Ma all’epoca tutti erano subito intervenuti per mettere a tacere simili illazioni e per salvare la faccia al comunismo cinese.
Per non parlare poi del penoso teatrino italiano con gli “abbraccia un cinese” e i tanti ringraziamenti alla Cina per l’aiuto datoci e l’esempio mostrato nella gestione della pandemia.
Anche questo, non possiamo dimenticarlo.
Oggi chiaramente Pechino continua a smentire, accusando gli americani di diffamazione.
Ma ci domandiamo: cosa accadrebbe se si arrivasse alla certezza delle responsabilità cinesi? Ammesso che vogliono arrivare a tali certezze, ovviamente…
Pechino continuerebbe ad agire e operare senza problemi?
Non è arrivato il momento di affrontare il dragone rosso e scrollarsi di dosso la sudditanza e il timore reverenziale che nutriamo nei suoi confronti?
Anziché blandire Xi Jinping, il mondo libero non dovrebbe iniziare a interrogarsi seriamente e informarsi sui crimini del suo regime comunista?
Fino a quando durerà il complice silenzio, in nome degli interessi economici?