Cristiani perseguitati: noi sentiamo il loro grido di dolore. E tu?

Cristiani perseguitati: noi sentiamo il loro grido di dolore. E tu?

La nostra rabbia è che nessuno ne parli.

Ma il sangue dei cristiani continua purtroppo a sgorgare, abbondante, in ogni angolo del mondo.

In Nigeria nei giorni scorsi terroristi islamici di etnia fulani hanno ucciso nella diocesi di Pankshin 29 cristiani; due i feriti, chiese e case sono state distrutte ed incendiate. Lo scorso dicembre erano stati attaccati altri 26 villaggi ed uccisi oltre 300 cristiani.

In Somalia, a Dhobley, lo scorso 29 marzo il gruppo jihadista al-Shabaab ha massacrato 6 cristiani a colpi d’arma da fuoco. Ma ogni giorno, ad improvvisati posti di blocco, i terroristi islamici uccidono chiunque non sappia recitare la Shahada, la professione di fede islamica.

Ma quanti lo sanno? I media non ne parlano, la “grande” politica fa finta di nulla, il mondo tace. Impossibile restare passivi di fronte a questo silenzio crudele! In coscienza non ce la faccio. E so che anche tu sei d’accordo con me: tacere vuol dire renderci complici di queste orrende stragi!

Aiutaci, sostenendo la battaglia di Pro Italia Cristiana!

Anche in Iran la situazione è pesante. I cristiani vengono spesso aggrediti o arrestati, è loro vietato l’accesso a molte cariche pubbliche, detenere e diffondere Bibbie è reato e vi sono limitazioni alla costruzione ed al restauro delle chiese.

I musulmani, che si convertono al Cristianesimo, rischiano la vita…

In India la Caritas è stata recentemente denunciata al ministero dell’Interno da un gruppo vicino ai nazionalisti indù con l’accusa – ovviamente infondata - di aver estorto conversioni più o meno forzate.

In Pakistan intolleranza, discriminazioni, minacce, violenze: così sono costretti a vivere ogni giorno i cristiani, mentre la cosiddetta legge sulla blasfemia è, in realtà, un’arma per colpirli con carcere o pena di morte. In qualsiasi momento.

Possiamo restare in silenzio? Non ce la sentiamo! Sentiamo il loro grido di dolore, non possiamo lasciarli soli!

Assicuriamo loro il nostro sostegno, con la preghiera ed anche con un aiuto concreto!

Per l’intera Quaresima e sino alla fine della Settimana Santa nel Nicaragua comunista di Ortega l’attacco alla Chiesa cattolica si è tradotto nel divieto assoluto di processioni e celebrazioni della Via Crucis.

Qui, dal 2018 ad oggi, sono state soppresse 400 organizzazioni cattoliche, espulsi o arrestati 203 tra preti, vescovi e suore, altri sono stati sequestrati o sono stati oggetto di violenze ed intimidazioni. Incredibile!

C’è di che restare senza parole! Ma non illudiamoci di essere al sicuro nemmeno qui, nell’Occidente cristiano!

In Francia il governo ha avviato un’azione legale contro don Matthieu Raffray. Il sacerdote è accusato solamente di aver definito l’omosessualità un peccato. È accusato cioè di esser rimasto fedele alla Sacra Bibbia e di aver seguito il Catechismo della Chiesa Cattolica.

Anche nella Polonia a guida sinistra-centro un sacerdote, Padre Michael Olszewski, è stato arrestato e linciato mediaticamente con una campagna diffamatoria, al punto da far sospettare dietro l’accaduto un movente politico.

L’elenco potrebbe tristemente continuare… C’è chi ha cominciato ad aprire gli occhi… Ma molti, troppi sono purtroppo coloro che ignorano totalmente quel che sta accadendo!

È urgente informarli e, per farlo, c’è un solo modo: se ci aiuti, possiamo lanciare un’importante e vasta campagna multimediale di sensibilizzazione.

Per farlo, occorrono soldi, tanti soldi. Per questo siamo a chiedere il tuo aiuto. Solo così potremo spezzare questa disumana coltre di silenzio!

Denunciamo le persecuzioni, di cui sono vittima i cristiani in tutto il mondo! Farlo è importantissimo! Vuoi sapere perché?

Perché alimenta i semi della speranza… Come accade in Cina. Nonostante le terribili persecuzioni inflitte dal regime comunista, il numero dei convertiti al Cristianesimo qui è in continua crescita.

Durante la scorsa Veglia di Pasqua, nella Diocesi di Pechino i battezzati sono stati 142, in quella di Shanghai 470 (di cui 349 hanno ricevuto anche Comunione e Cresima), in quella di Taizhou una trentina e via elencando.

Anche in Malesia, Paese dove pure i cristiani subiscono discriminazioni e violenze, oltre 1.700 catecumeni sono stati battezzati durante l’ultima Veglia pasquale.

Denunciare le crudeli persecuzioni, di cui i cristiani sono vittime nel mondo, far sentire il loro grido di dolore rappresenta il primo, importante sostegno concreto che possiamo offrire, per non lasciarli soli!

Per questo, ti porgiamo la mano: aiutaci ad aiutarli! È la nostra preghiera, certo. Ma è anche e soprattutto la loro.

Noi sentiamo il loro grido. E tu? Unisciti a noi! Insieme, potremo fare davvero molto!


Dona