
Ecco come l’Unione europea getta al vento i nostri soldi!
Si chiama «Horizon Europe». A molti questo nome non dice nulla, ma è importantissimo per capire come l’Europa getti al vento i nostri soldi.
Con tale sigla si indica infatti il principale programma di finanziamento voluto dall’Unione europea. È in vigore dal 2021 al 2027 e stanzia l’astronomica cifra di 93,5 miliardi di euro!
Sulla carta punta alla ricerca e all’innovazione, creando al contempo posti di lavoro, stimolando la crescita economica, promuovendo la competitività industriale e chi più ne ha, più ne metta.
Ma, guardando i costosissimi progetti che lo compongono, si rivela tutto fumo negli occhi, per sponsorizzare le lobby orbitanti attorno alle solite ideologie, green e Lgbt in testa.
La delegazione francese dei Conservatori e Riformisti europei, guidata dai deputati Marion Maréchal, Nicolas Bay, Guillaume Peltier e Laurence Trochu, ha voluto vederci chiaro.
E ciò che ha visto non le è piaciuto: si tratta del solito festival dell’utopia con progetti che vanno dall’ambientalismo al genderismo, dall’antirazzismo di maniera al filoislamismo.
Tradotto: quel mare di soldi è destinato a finire nelle tasche dei “soliti noti”. Qualche esempio ci consentirà di chiarirti meglio a cosa ci riferiamo…
Il progetto UCan, ad esempio, stanzia 4,9 milioni dei nostri soldi per «sostenere le città ucraine verso la neutralità climatica utilizzando il Patto Verde».
Con tutti i problemi che ha in questo momento storico l’Ucraina, è facile ritenere che le politiche green rappresentino l’ultima delle sue priorità.
Altri 2,5 milioni di euro sono andati invece alla ricerca «Decolonizzare la sharia», per «esplorare l’impatto del colonialismo europeo sulla legge islamica» in Medio Oriente e Nord-Africa.
E che dire dei 257.000 € destinati al progetto «HomoClassicus», per indagare sul «ruolo dell’antichità classica nelle storiografie Lgbtq di Grecia, Regno Unito e Stati Uniti»?
Ma il non plus ultra dell’ideologismo lo si raggiunge con «gEneSys», ricerca che vuole esplorare «le disuguaglianze sociali e di genere» nelle «politiche di transizione energetica».
L’obiettivo sarebbe quello di giungere ad «una carbon neutrality equa ed inclusiva». Paroloni roboanti che non significano assolutamente nulla, ma che intanto intascano 2,6 milioni di euro!
Come può tutto questo favorire realmente la ricerca e l’innovazione, creare posti di lavoro e stimolare la crescita economica, come si propone di fare, in teoria, «Horizon Europe»?
Com’è possibile riconoscersi in quest’Unione europea? Per questo ti chiedo di protestare tutti insieme a voce alta contro questo sperpero di denaro pubblico a favore di ideologie assurde!
Dobbiamo costituire massa critica, per indurre un cambio di rotta significativo. Ma, per riuscirvi, dobbiamo prima di tutto informare, perché molti non sanno cosa avvenga realmente a Bruxelles.
Per questo intendiamo lanciare tramite i social una vasta campagna di sensibilizzazione, che ci permetta di contattare nuovi amici pronti ad unirsi a noi, per combattere questa battaglia di civiltà.
È un’operazione importante ed ormai indifferibile, ma comporta anche costi, per affrontare i quali abbiamo bisogno del tuo aiuto!
È importante per cercare di arginare lo sperpero del nostro denaro destinato dall’Unione europea alle più rivoluzionarie utopie, con gravi ripercussioni sulle nostre economie.
Pensa… Ben 1,4 milioni di euro sono andati al progetto Wowma per individuare i «pregiudizi razzisti» ed il «ruolo dell’oligarchia bianca» nella «costruzione dei paradisi fiscali tropicali».
Ti rendi conto? Per non parlare del progetto Trasdej, che si propone di studiare le «alleanze transatlantiche tra dissidenti sessuali per la giustizia ambientale», al prezzo di 214.441 euro!
Mischia «le lotte condotte dai dissidenti sessuali indigeni nel Messico meridionale» con «gli spazi di lotta queer in Europa», usando «approcci postcoloniali, intersezionali e non-binari».
Siamo sinceri: quale urgenza c’è di gettar via i nostri soldi in tutto questo? Sono acrobazie lessicali altisonanti per ricavarne però soltanto fuffa!
188.590 € sono stati spesi col progetto MotoBoom per “stanare” quale «colonizzazione materiale» si celi nella diffusione delle moto tra le popolazioni indigene dell’Amazzonia.
Ma ti rendi conto della colossale presa in giro? È tutto fumo gettato negli occhi, per giustificare spese ingiustificabili!
Aiutaci a denunciare questo spreco dei nostri soldi, finalizzato a finanziare le peggiori ideologie dilaganti sul mercato dell’utopia. Pretendiamo serietà almeno istituzionale dall’Unione europea!
Consentici, con la tua migliore offerta, di smascherare agli occhi dell’opinione pubblica quel che realmente accade.