
Greengate: una nuova inchiesta inchioda l’Ue alle proprie, gravi responsabilità
Greengate, uno scandalo senza fine!
Secondo un’inchiesta pubblicata dal periodico tedesco Welt am Sonntag, la Commissione europea avrebbe foraggiato tacitamente con milioni di euro diverse Ong ambientaliste.
In cambio ha chiesto loro di promuovere campagne di pressione politica e legale contro le aziende europee per imporre l’agenda climatica di Bruxelles.
E ciò anche qualora tali azioni andassero contro la sovranità economica e la sicurezza energetica dei singoli Stati membri. C’è di che restar esterrefatti.
L’organizzazione «ClientEarth», ad esempio, ha ricevuto 350 mila euro per le spese relative alle cause legali intentate contro le centrali elettriche a carbone tedesche.
L’obiettivo era quello di aumentare il loro rischio finanziario e di rallentare la manutenzione degli impianti.
Un’altra Ong, «Friends of the Earth», doveva opporsi all’accordo di libero scambio tra Ue e Mercosur a causa di eventuali ripercussioni sull’ambiente nei Paesi sudamericani.
Altre sigle hanno ricevuto fino a 700mila euro a testa per condizionare le votazioni dell’europarlamento su pesticidi e prodotti chimici.
Tutto ciò è stato eterodiretto dalla Commissione guidata da Ursula von der Leyen, come denunciato nei giorni scorsi dal quotidiano online La Nuova Bussola.
Un vero e proprio scandalo, ancora una volta pagato con i nostri soldi! Che non bastano mai… La Commissione europea sta infatti negoziando un nuovo aumento di bilancio.
Ma che ci chieda sacrifici per poi foraggiare lobby e folli campagne di pressione ideologica, come quelle indicate, è vergognoso! Occorre dire assolutamente “basta”!
Possiamo farlo oggi in due modi. Il primo consiste nel sottoscrivere, se non lo hai ancora fatto, la petizione «Firma per fermare la dittatura ambientalista», promossa da Pro Italia Cristiana.
È indirizzata al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, affinché agisca in tutte le sedi, nazionali ed internazionali, per tenere l’Italia fuori dagli “obiettivi climatici” dell’Ue.
Il secondo consiste nel diffondere queste notizie al più vasto pubblico possibile. È necessario che la gente sappia, cosicché molti si uniscano a noi in questa battaglia di civiltà!
I social rappresentano il mezzo più veloce e sicuro per raggiungere tanti in poco tempo. Ma ha un costo, per sostenere il quale abbiamo bisogno del tuo aiuto!
È urgente, poiché le commistioni tra il «Green Deal» di Timmermans, von der Leyen e le Ong ambientaliste hanno già prodotto troppi danni al tessuto produttivo europeo.
Hanno provocato difficoltà energetiche, devastato i campi, affossato le economie agricola ed industriale di molti degli Stati appartenenti all’Unione.
Non si tratta purtroppo di banali illazioni… Ma di verità, confermate dai fatti e da autorevoli dichiarazioni pubbliche, fatte nei mesi scorsi.
Lo scorso gennaio, ad esempio, il commissario al Bilancio Piotr Serafin ha ammesso come finanziamenti per 5,4 miliardi di euro, concessi dall’Ue, fossero «inopportuni».
Ad aprile invece è stata la Corte dei Conti europea a definire «opaco» il foraggiamento delle Ong da parte della Commissione europea, esposta così a «rischi di reputazione».
Non possiamo andare avanti in questo modo! Facciamo sentire forte, alta e fiera la nostra protesta! Basta usare i nostri soldi per foraggiare ideologie utopistiche e Ong ambientaliste!
Poniamo tutti insieme la parola “fine” al mostro chiamato Greengate!