Il Giorno della Libertà

Il Giorno della Libertà

Il 9 novembre del 1989 cadeva il Muro di Berlino.

Finiva la più grande “vergogna del nostro tempo”, come ebbe a definirlo l’allora cardinale Joseph Ratzinger: il comunismo. O almeno il comunismo di stampo sovietico. Perché di Stati che ancora si basano su quell’ideologia assassina ce ne sono ancora troppi nel mondo: basti pensare alla Cina, a Cuba, al Venezuela, al Nicaragua.

Ma quanti oggi ricordano e celebrano questa ricorrenza così importante? Quanti spiegano ai nostri studenti che proprio i comunisti sono stati costruttori di muri per impedire alla gente di spostarsi, di scappare, di cambiare vita? Chi ribadisce che il comunismo è stato il più grande e criminale totalitarismo della storia umana?

Eppure, nel 2005 l’Italia ha approvato l’istituzione del “Giorno della libertà”, da celebrarsi proprio il 9 novembre.

Il testo della norma è molto chiaro:

La Repubblica italiana dichiara il 9 novembre ‘Giorno della libertà’, quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo.

In occasione del ‘Giorno della libertà’, di cui al comma 1, vengono annualmente organizzati cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti”.

La legge c’è. Ma sono assi pochi a volerlo ricordare.

Mentre si pensa alle giornate più svariate per ogni cosa, nessuno sembra interessato alla libertà.

Sarà forse perché qui a sedere sul banco degli imputati è il comunismo? Sarà frutto dell’egemonia culturale di sinistra? La risposta mi sembra ovvia. Ma questo oblio purtroppo dipende anche dalla tiepidezza, dall’indifferenza, dalla dabbenaggine e dall’ignoranza di chi comunista non è e non lo è mai stato.

Allora, almeno noi impegniamoci a non dimenticare questa data. E cerchiamo di ricordarla anche agli altri.

Attribuzione immagine: Von Havelbaude - Eigenes Werk, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/...
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