Il Qatar e l'islamizzazione dell'Italia

Il Qatar e l'islamizzazione dell'Italia

Lo scandalo del Qatargate, di cui la stampa parla ormai da settimane, è soltanto la punta di un iceberg molto più profondo.

E non si tratta tanto della corruzione dei politici di sinistra coinvolti nella vicenda, bensì di qualcosa di ancora più grave e preoccupante: la penetrazione dell’islam radicale in mezzo a noi.

Infatti, è da anni che il Qatar - molto legato alla Fratellanza Musulmana - attua una politica di capillare penetrazione nel mondo occidentale per promuovere i suoi affari e soprattutto… la religione islamica!

Per quanto riguarda l'Italia, negli ultimi quindici anni gli investimenti del Paese del Golfo sono stati notevoli. Si parla di un ammontare di circa 5 miliardi di euro.

Per saperne di più, basterebbe dare un'occhiata a "Qatar Papers. Il libro nero dell'Islam. Tutti i documenti sui finanziamenti dell’Emirato in Italia e in Europa", scritto dai giornalisti francesi Christian Chesnot e Georges Malbrunot.

Nel libro, pubblicato nel 2019, leggiamo che i documenti interni della ONG Qatar Charity "dimostrano chiaramente che l'emirato ambisce a 'prendersi una quota di mercato' anche in ambito religioso. L'Italia è infatti il paese europeo che vanta il maggior numero di progetti finanziati dall'organizzazione qatariota (quarantasette, tra moschee e centri islamici), distanziando di molto la Francia, la Spagna, la Germania e il Regno Unito".

E i 'gasdollari' del Qatar favoriscono "le associazioni che fanno capo all'UCOII
(Unione delle comunità islamiche d'Italia), un movimento che a detta di Abdellah Redouane, segretario generale del Centro islamico culturale di Roma, gravita nell'orbita dei Fratelli musulmani", guarda caso molto vicini al regime di Doha.

Di esempi se ne potrebbero fare molti. Alcuni esempi:

1. A Milano la Qatar Investment Authority si è assicurata il totale delle quote del Progetto Porta Nuova: una delle più grandi transazioni immobiliari a livello europeo.

2. Nel 2017 Qatar Airways ha acquistato la compagnia aerea Meridiana, poi denominata Air Italy. Nella primavera del 2018 la compagnia qatariota è divenuta poi sponsor ufficiale della AS Roma.

3. Circa l'aspetto più strettamente religioso, il Qatar ha finanziato con 5 milioni di euro la moschea che sarà costruita a Bergamo. La Qatar Charity ha stanziato 800mila euro per la moschea di Ravenna, inaugurata nel 2013, la seconda più grande d'Italia dopo quella di Roma. E proprio nella Capitale la stessa ONG ha comprato per 4 milioni di euro un ex mobilificio nel quartiere di Centocelle per trasformarlo in luogo di culto.

Insomma, inutile girarci intorno: siamo di fronte a un piano ben preciso di islamizzazione della nostra società.

E se adesso questa può sembrare un'esagerazione per l'Italia, basti guardare la realtà di Paesi a noi vicini, come la Francia e la Germania. Lì l'islamizzazione non è una minaccia ma una realtà: i fatti di cronaca e gli episodi di attacchi terroristici nel corso degli ultimi anni ne sono una dimostrazione lampante.

Vogliamo forse che nuovi terroristi si formino e penetrino anche a casa nostra?

Ed è per questo che Pro Italia Cristiana invita a firmare subito cliccando qui la petizione al Ministro dell’interno Matteo Piantedosi per chiedergli di adoperarsi per per impedire che il Qatar e altri Paesi protettori del radicalismo e terrorismo finanzino la costruzione di moschee e centri culturali islamici in Italia.

Del resto, questo è quel che hanno già cercato di chiedere alcuni politici.

Tra gli ultimi nel corso degli anni è stato il senatore della Lega Massimiliano Romeo, che in un’interrogazione parlamentare dello scorso 21 dicembre, ha ricordato a Piantedosi che:

  1. “il Qatar, per tramite della fondazione 'Qatar charity foundation', avrebbe donato 30 milioni di euro per la nascita di moschee o centri di preghiera a una cinquantina di comunità islamiche sparse per la penisola;
  2. la 'Qatar charity foundation', tramite diversi progetti, mira a introdurre la cultura islamica e a rafforzarne la presenza nella comunità occidentale e nel mondo in generale;
  3. in passato tali finanziamenti non sono stati esenti da critiche: considerata l’interpretazione ortodossa dell’islam in Qatar, a più riprese si è palesato il timore che tale interpretazione della dottrina possa essere trasmessa ai fedeli che vivono e professano la loro fede in Europa e in Italia, e che frequentano i centri religiosi e le moschee finanziate dalla fondazione".

Per queste ragioni, Romeo ha chiesto un intervento. Ed è quello che vogliamo fare anche noi.

Tutto questo è il minimo che si possa fare per evitare brutte sorprese in un prossimo futuro. Se ancora siamo stati preservati da attacchi terroristici in Italia, questo non significa che possiamo dormire sonni tranquilli per il futuro.

Prevenire (e impedire) è sempre meglio che curare e correre ai ripari quando già è troppo tardi!

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