
Immigrazione: il business che pesa sulle spalle degli italiani! Diciamo Basta!
L’immigrazione incontrollata non è solo un problema sociale, ma un’enorme macchina di ricorsi, speculazioni legali e assistenza gratuita che ingrassa studi legali, onlus e patronati, il tutto sulle spalle dello Stato e dei cittadini italiani.
Un sistema che consente a chiunque di impugnare un diniego e restare in Italia per anni, intasando i tribunali, paralizzando la giustizia e trasformando la legge in un business milionario.
285 milioni di euro in due anni per il gratuito patrocinio civile, di cui 71 milioni agli immigrati!
A Milano, la metà dei fondi destinati alla difesa gratuita finisce nelle tasche di avvocati specializzati in ricorsi sull’immigrazione. Un fiume di soldi pubblici che alimenta un circolo vizioso: ogni diniego diventa un’opportunità per una nuova causa, ogni sentenza negativa scatena un’ondata di appelli.
Non importa se il caso è disperato: l’importante è intasare i tribunali e mantenere in moto la macchina dei ricorsi, a costo zero per chi li avvia, ma a spese di tutti noi.
E in ambito penale? 400 milioni di euro nel 2023 per difese d’ufficio a imputati stranieri, spesso protagonisti di processi per direttissima che si concludono con la liberazione immediata e la loro sparizione nel nulla.
Un sistema che premia chi delinque, mentre i fondi pubblici si esauriscono.
Il risultato? A ottobre 2024 lo Stato aveva già finito i soldi per pagare gli avvocati d’ufficio, portando molti professionisti a rinunciare all’incarico e lasciando la giustizia in ginocchio.
La conseguenza di tutto questo? Un’industria dell’immigrazione che si autoalimenta, un business milionario che pesa sulle spalle degli italiani onesti!
Studi legali, associazioni, patronati: tutti guadagnano sulla pelle dei cittadini e grazie a un sistema che premia la furbizia, il ricorso facile e la permanenza sine die sul nostro territorio.
BASTA! Serve una svolta immediata: chi non ha diritto di restare in Italia deve essere rimpatriato subito, senza anni di cavilli e ricorsi.
Il sistema di gratuito patrocinio deve essere riformato per evitare abusi e sprechi di denaro pubblico.
La giustizia deve servire gli italiani, non diventare il bancomat dell’immigrazione selvaggia!