La Chiesa ecologista stravolge la Quaresima

La Chiesa ecologista stravolge la Quaresima

Oggi, Mercoledì delle Ceneri, per i cattolici inizia la Quaresima.

Non è nostro compito trattare questioni strettamente religiose, né quel che accade in Vaticano.

Ma se il quotidiano della Santa Sede, L’ Osservatore Romano, si occupa di politica, allora è doveroso dire qualcosina al riguardo. E, sia chiaro, il problema non è trattare temi politici: questo la Chiesa lo deve fare, ci mancherebbe altro!

A destare perplessità è piuttosto il contenuto di quello che si scrive o si dice.

Ed è il caso del tweet di lunedì pubblicato da L'Osservatore Romano, che a sua volta rimanda al giornale cartaceo, come si può edere dalla foto in alto

Il tweet così recita:

In #Quaresima i cattolici sono chiamati a osservare il digiuno del gas per non alimentare la guerra e contro il consumo dei combustibili fossili.

Non è uno scherzo, purtroppo!

Ecco come si manipola e si distrugge la Quaresima. Il digiuno, la penitenza, l’elemosina e la preghiera, che dovrebbero contraddistinguere questo tempo, hanno lo scopo di aiutarci a santificarci, a distaccarci dal peccato.

In fondo, il cammino quaresimale è un grande mezzo per chiedere perdono a Dio.

E tutto questo cosa ha a che vedere con il gas e i combustibili fossili? Niente, ma proprio niente!

Questi sembrano più i consigli delle associazioni ambientaliste, o dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, o ancora dei ricconi che si riuniscono a Davos per il World Economic Forum.

Il Vaticano è diventato il regno del politicamente corretto, dove banalità e semplicismi sono all’ordine del giorno.

Del resto, se si va a leggere gli articoli, le cose non migliorano.

Uno sostanzialmente difende la transizione energetica: in pratica dobbiamo consumare meno energia (lo dice anche la candidata alla segreteria del Pd Elly Schlein), con buona pace dello sviluppo raggiunto.

L’altro difende le politiche eco-talebane volte a far mancare investimenti a tutte quelle aziende che non seguono l’ambientalismo più rigido.

Insomma, il nuovo dogma da difendere è l’ecologismo radicale: quello che considera l’uomo il cancro del pianeta; quello che l’Unione europea impone con norme di stampo sovietico; quello che in nome della preservazione della natura è disposto a renderci tutti più poveri e primitivi e magari anche a farci sparire.

Non è certamente tutto ciò che ci renderà migliori e che risolverà i problemi del mondo. La soluzione – e la Chiesa dovrebbe saperlo e insegnarlo – è Gesù Cristo. Ma… ci crediamo ancora?

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