La vera povertà? Quella di energia
Sul blog di Nicola Porro, il chimico Franco Battaglia, che da anni si occupa di fare luce sulle bugie degli ambientalisti, ha voluto commentare un articolo di Repubblica del 14 giugno.
Questo il titolo del quotidiano progressista: “Allarme Onu sui 108 milioni di profughi: 8 su 10 sono in fuga per colpa del clima”.
Si tratta del solito allarmismo delle Nazioni Unite.
Che presenta non poche contraddizioni.
Battaglia giustamente rileva che «se uno fugge da un posto, ove il clima è impietoso e insopportabile, verso un altro posto, allora in quest’ultimo il clima deve essere ottimale, altrimenti nessuno vi si addentrerebbe. Dov’è allora l’allarme?».
Pertanto, «la notizia avrebbe potuto essere così lanciata: “Gioia planetaria: nel mondo ci sono luoghi ove il clima è ottimale, pronti ad accogliere quelli ove il clima gli è avverso”».
Ma il problema non è questo.
Il fatto è che si tratta di mera propaganda catastrofista per convincerci che la Terra sta morendo e con essa tutti noi. La soluzione? Le energie rinnovabili ovviamente! E poi convertirsi al veganismo. E andare tutti a piedi. E poi ancora distruggere la civiltà umana e tornare alle caverne, ad uno stile di vita primitivo!
Questo il programma dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Battaglia cerca di mettere le cose in chiaro.
«Mi sorge il sospetto – scrive – che chi migra dalla propria terra è perché fugge dalla povertà. La prima vera povertà è quella di cibo, e siccome la moderna agricoltura può definirsi come la trasformazione di energia in cibo, la prima vera povertà è quella di energia. Solo la disponibilità di energia abbondante e a buon mercato può affrancare dalla povertà e dalla schiavitù.
Oggi quell’energia ce la danno il petrolio, il carbone e il gas: soddisfano l’85% del fabbisogno mondiale. Ma l’Onu vuole azzerare il ricorso a queste preziose fonti. Le Nazioni Unite dovrebbero invece ringraziare Dio di essere, oggi, nell’età dei combustibili fossili anziché in quella della pietra».
Il bello poi è che a pontificare sono quelli che si spostano continuamente in aereo, hanno in casa tutti i comfort possibili ed immaginabili e non ci pensano minimamente di adottare uno stile di vita più sobrio.
Davvero, non se ne può più di questa propaganda verde martellante!