Lettera alla Meloni sulle politiche climatiche

Lettera alla Meloni sulle politiche climatiche

Pubblichiamo la lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e scritta da un gruppo di scienziati, esperti di clima, appartenenti alla sezione italiana della fondazione Clintel (Climate Intelligence), il cui principale obiettivo è studiare le cause e gli effetti del cambiamento climatico e le politiche adottate al riguardo.

La lettera è molto importante e da diffondere, perché mette in guardia il capo del governo dal catastrofismo che domina sull’argomento e dalle decisioni prese e promosse dall’Unione europea, che rischiano di essere non solo dannose, ma anche inutili.

Di seguito il testo:

Noi sottoscritti di Clintel-Italia inviamo la seguente nota al Presidente del Consiglio del Governo Italiano.

Ill.mo Presidente del Consiglio, On. Giorgia Meloni:

Posto che quella dell'emergenza climatica causata dalle emissioni antropiche è un’emergenza priva di fondamento scientifico, e posto che i sostenitori della stessa si sono più volte sottratti al confronto scientifico, rimane comunque il fatto che la misura di riduzione al 100% delle emissioni da parte della sola Italia, o anche della sola Unione Europea, neanche scalfirebbe il presunto problema.

Infatti, le emissioni italiane e della UE-27 incidono, rispettivamente, per meno dello 0.9% e per meno del 9% su quelle mondiali (dati EDGAR – Emissions Database for Global Atmospheric Research 2022, European Commission). Le emissioni mondiali sono aumentate del 60% rispetto ai livelli del 1990, e i soli due Paesi Cina e India, le cui emissioni sono oltre il 40% di quelle mondiali, stanno attuando politiche energetiche che, a dispetto di ogni dichiarazione, sono di fatto volte all’incremento cospicuo delle emissioni (rispetto ai livelli del 1990 le hanno aumentate di oltre il 350%).

Né il persistere, dell’Italia e della Ue, con le politiche di riduzione può essere giustificato dal desiderio di voler essere di esempio per il resto del mondo: l’esempio in parola non sarebbe come una innocua fiaccolata dimostrativa ma comporterebbe un gravissimo impoverimento della popolazione italiana ed europea, a tutto vantaggio di una minoranza di profittatori senza scrupoli che con quelle misure di riduzione si arricchirebbe, senza alcun beneficio ma con nocumento per la collettività. La mole di risorse impegnate verso la presunta emergenza verrebbe invece stornata da emergenze reali e concrete: quelle da terremoti o da dissesto idrogeologico sono solo due esempi.

Noi di Clintel-Italia chiediamo pertanto che, in proposito, il Governo italiano faccia sentire la propria voce in sede Europea. Naturalmente reiteriamo quella sfida al confronto scientifico al quale gli assertori dell’emergenza climatica indotta dalle emissioni antropiche di CO2 si sono sempre sottratti.

La lettera è stata firmata dal presidente di Clintel-Italia Uberto Crescenti, professore emerito di Geologia Applicata (già Magnifico Rettore), Università di Chieti-Pescara; da Alberto Prestininzi, professore di Geologia Applicata, Università La Sapienza, Roma Ambasciatore per l’Italia della Fondazione Internazionale Clintel; Franco Battaglia, professore di Chimica Fisica Università di Modena; Mario Giaccio, professore di Economia delle Fonti d’Energia (già preside della Facoltà di Economia) Università di Chieti-Pescara; Enrico Miccadei, professore di Geografia Fisica e Geomorfologia Università di Chieti-Pescara; Giuliano Panza, professore di Sismologia, Accademico dei Lincei e dell’Accademia Nazionale delle Scienze, detta dei XL. Università di Trieste; Franco Prodi - Professore di Fisica dell’Atmosfera Università di Ferrara; Nicola Scafetta, professore di Fisica dell’Atmosfera e Oceanografia Università Federico II di Napoli.

Si tratta anche di una risposta alle folli politiche ambientali cui sta pensando la nuova segretaria del Pd Elly Schlein.

Purtroppo, sul tema c’è tanta ignoranza e si è sviluppato un “clima” (è proprio il caso di dirlo) dittatoriale, che non permette il confronto e il dibattito. Chiunque sollevi dubbi viene tacciato di essere un negazionista climatico, un criminale che vuole distruggere il pianeta. Ma evidentemente non è così.


Attribuzione immagine: Di Takver from Australia - Climate Emergency Banner, CC BY-SA 2.0, Wikimedia
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