L’Italia un’enorme moschea?
Ciò che stiamo per dirti potrebbe scioccarti… Le pressioni aumentano.
Tra i gruppi islamici presenti sul nostro territorio c’è chi sgomita e pretende nuovi spazi…
Il «Team Fouad Ahidar» (TFA) è un partito politico belga di centro-sinistra, fondato proprio quest’anno con obiettivi precisi.
Intende difendere gli interessi musulmani, promuovere il multiculturalismo e l’antisionismo. Appartiene al Partito europeo per la Palestina libera.
Cos’ha a che spartire con la nostra cultura europea, di matrice giudaico-cristiana? Nulla!
Sostiene posizioni diametralmente opposte alle nostre. Si ripropone di diffondere un’identità e tradizioni, che non ci appartengono.
Ed il suo fondatore, Fouad Ahidar, ex-membro del Partito comunista, non fa mistero di esser favorevole ad Hamas.
Ebbene, alle elezioni europee del 9 giugno scorso la sua lista ha ottenuto il 16,47% dei voti e 3 seggi su 17 nel gruppo linguistico olandese.
È divenuto così la seconda forza politica fiamminga della capitale.
Inoltre, ha ottenuto il 17,97% e uno dei sei seggi nell’area elettorale dei membri di Bruxelles del Parlamento fiammingo.
Il 14% a Molenbeek, l’8% a Schaerbeek, il 10% a Bruxelles città ed il 14% ad Anderlecht.
Risultati davvero sconcertanti, a riprova della forza d’urto, che la presenza islamica ha ormai raggiunto, anche numericamente.
Joël Rubinfeld, fondatore e presidente della Coalizione ebraica per il Kurdistan, nonché della Lega belga contro l’antisemitismo, è stato chiarissimo.
Dopo una documentata ed attenta analisi di chi sia Fouad Ahidar e dell’amicizia e sostegno da lui dati ad estremisti anti-occidentali ed antisionisti, ha scritto:
«La fulminea vittoria alle urne di Fouad Ahidar non dev’essere presa alla leggera: è sintomatica di una minaccia esistenziale».
«Solo prendendo piena coscienza del pericolo, con cui siamo chiamati a confrontarci, eviteremo di sprofondare collettivamente».
«Le elezioni del 9 giugno 2024 potrebbero segnare il punto di non-ritorno del crollo democratico».
Sono segnali, che non vanno sottovalutati. Ma quanti lo sanno?
Dobbiamo ampliare la nostra campagna d’informazione su vasta scala, informare la gente, non possiamo accettare l’affermarsi di forze anti-occidentali ed antisioniste in Europa!
Il nostro proposito è quello di servirci di Facebook. È il mezzo più veloce ed efficace per raggiungere i 28 milioni di iscritti.
Contattarli tutti significherebbe però investire circa 560 mila euro. Da soli, è evidente, non ce la facciamo.
Ma, se saremo uniti, se anche tu ci dai una mano, possiamo riuscirci!
Anche perché non credere che la questione riguardi solo il Belgio ed i Paesi Bassi!
Lo scorso 12 ottobre il gruppo islamista Muslim Interaktiv ha organizzato una mobilitazione generale ad Amburgo, per chiedere la creazione di un… califfato!
Ti rendi conto? Oltre 2 mila persone hanno partecipato a questa manifestazione.
Ed in Italia? Pensi di essere al sicuro?
Secondo lo Iari-Istituto di Analisi Relazioni Internazionali, l’8 aprile 2021 è sorto a Roma il Miid-Movimento islamico italiano democratico.
Ma la democrazia è un concetto, che non appartiene alla tradizione musulmana. Basti guardare ai Paesi, ove l’islam è al potere…
Ebbene, al di là dei proclami altisonanti e delle parole, che suonano più come specchietto per le allodole che altro, si nota come gli obiettivi siano in gran parte gli stessi del «Team Fouad Ahidar».
Ovvero la tutela degli interessi islamici: costruzione di moschee, spazi cimiteriali adeguati, agevolazioni fiscali per chi commercializzi prodotti halal e via elencando...
Inoltre, il dialogo interconfessionale, il multiculturalismo e la creazione di un’«Accademia di Studi mistici e spirituali», puoi immaginare quali…
Nel 2020 si è costituito a Magenta il partito islamico «La Nuova Italia», con segretario Munib Asfaq, 35 anni, di origini pakistane.
Si dichiara aconfessionale, ma tra i soci fondatori figurano molti rappresentanti della comunità islamica.
Chiedono anche loro lo ius soli e la realizzazione di spazi di preghiera per i musulmani.
C’è poi il partito, voluto da Hamza Roberto Piccardo, fondatore dell’«Assemblea Costituente Islamica d’Italia».
Piccardo è considerato un rigoroso interprete della Fratellenza musulmana nel nostro Paese, intento ad ispirare al Corano le linee-guida della nuova formazione politica.
Insomma, anche da noi c’è fermento. Ed è un fermento foriero di tensioni nuove ed inquietanti a livello sociale.
Non vogliamo fare la fine di Amburgo! Non vogliamo trasformare l’Italia in un’immensa moschea!
Difendiamo la nostra identità, la nostra cultura e le nostre tradizioni!
Aderisci anche tu alla campagna d’informazione, che intendiamo incrementare, per far sapere alla gente cosa realmente stia accadendo ed unire così anche le loro voci alla nostra protesta!
Se anche tu ci darai una mano, ne siamo convinti, ce la faremo!