Milioni di cristiani perseguitati, umiliati, ignorati. Il mondo li dimentica, noi NO!

Milioni di cristiani perseguitati, umiliati, ignorati. Il mondo li dimentica, noi NO!

Siamo di fronte a una guerra dichiarata contro la fede cristiana, eppure quasi nessuno ne parla. 

Si bruciano chiese, si arrestano sacerdoti, si profanano altari, si minaccia chi prega. 

Questa non è storia antica. Sta succedendo adesso. E cresce ogni giorno!

In Europa, l'Osservatorio sull'Intolleranza e la Discriminazione contro i Cristiani segnala oltre 2.400 crimini d'odio nel 2023 registrati in 35 Paesi europei. 

La Francia è in cima alla lista, ma anche nel Regno Unito e in Germania si registra una preoccupante escalation. 

Atti di vandalismo contro chiese, crocifissi distrutti, statue della Vergine decapitate, ostie consacrate profanate. Preti aggrediti per strada, suore insultate nei mezzi pubblici, fedeli minacciati per aver espresso opinioni in linea con il Vangelo.

Ma non si tratta solo di atti vandalici o aggressioni: siamo di fronte a un clima di censura, discriminazione e derisione istituzionalizzata.

Nel Regno Unito, leggi sulle “zone cuscinetto” vietano la preghiera silenziosa vicino ai centri per l’aborto: basta un rosario tra le mani per rischiare un interrogatorio.

In Spagna, lo Stato vara leggi che eliminano ogni tutela della fede: si deridono pubblicamente sacramenti e simboli religiosi, si profanano eucaristie, e nessuno paga. Anzi: si premia chi insulta, si ignora chi subisce.

In America Latina, la situazione è altrettanto grave.

In paesi come Messico, Argentina, Cile e Colombia, le chiese vengono profanate, i sacerdoti minacciati e le espressioni pubbliche di fede considerate reati d'opinione. 

Durante i Giochi Olimpici di Parigi 2024, una grottesca parodia LGBT dell’Ultima Cena ha fatto il giro del mondo, una provocazione offensiva che nessuno oserebbe compiere contro altre religioni.

Gruppi ideologici pro-aborto e anti-cristiani conducono aggressioni mirate contro chi difende la vita e la famiglia, con l'obiettivo chiaro di cancellare l'identità cattolica della società.

L’odio contro il cristianesimo viene travestito da progresso. Ma è odio. Punto!

Ma c'è di peggio! In Cina, la persecuzione ha i contorni di un moderno totalitarismo. 

I cristiani che non si piegano alla cosiddetta "Three-Self Patriotic Association", controllata dal Partito Comunista, vengono arrestati, perseguitati, minacciati e costretti all'esilio. Ogni espressione religiosa dev'essere registrata, autorizzata, controllata. 

Nuove leggi vietano la predicazione, la condivisione online, persino il possesso di più di dieci libri religiosi personali. In Cina, la fede è trattata come un crimine.

In un mondo in cui i media tacciono o distorcono, serve una voce chiara, coraggiosa.

Per questo, stiamo portando avanti una vasta campagna di sensibilizzazione su Facebook per raggiungere il maggior numero possibile di persone e aprire gli occhi su ciò che accade ai nostri fratelli nella fede. Ma per farlo in maniera efficace, abbiamo URGENTE bisogno del tuo aiuto!

Non lasciamoli soli! Non lasciamo che l’indifferenza vinca!

In Siria, la situazione è semplicemente agghiacciante. I cristiani vivono nella paura quotidiana. 

Costretti a recitare il Corano, a indossare l’hijab, a rinnegare la propria fede per non essere cacciati, picchiati, o uccisi. 

Nelle scuole, i bambini cristiani vengono umiliati. Ai posti di blocco, se non dichiari di essere musulmano, non passi. È apartheid religioso, è persecuzione pura! 

E intanto, milioni di cristiani fuggono da quella che fu la loro terra. La loro casa.

E in Nicaragua, la dittatura di Daniel Ortega ha intensificato la sua offensiva contro la Chiesa cattolica. 

La Curia episcopale di Matagalpa è stata confiscata e trasformata in una sede di una clinica affiliata all'Istituto Nicaraguense di Sicurezza Sociale. 

Il vescovo di Matagalpa, Monsignor Rolando Álvarez, è stato condannato a 26 anni di carcere con accuse pretestuose di tradimento, privato della cittadinanza e costretto all'esilio. 

Nonostante gli sforzi diplomatici, la realpolitik vaticana non ha fermato le confische e le violenze: le autorità nicaraguensi continuano a reprimere brutalmente la libertà religiosa, con sacerdoti arrestati, università cattoliche chiuse e organizzazioni ecclesiali soppresse. 

Tutto questo sta accadendo oggi, nel silenzio assordante delle istituzioni internazionali. Non possiamo più fingere che sia tutto normale! 

La persecuzione dei cristiani è una realtà globale e crescente. Non è un'emergenza locale, ma una crisi mondiale dei diritti umani. Eppure, la risposta è tiepida, distratta, a volte complice.

Un tuo sostegno oggi può fare la differenza! Aiutaci a incrementare la nostra grande campagna di sensibilizzazione online per far arrivare questa verità a milioni di persone.

Rompiamo l’omertà mediatica e difendiamo i nostri fratelli cristiani! O ci svegliamo ora, o sarà troppo tardi!

Perché la domanda non è se continueranno ad attaccare i cristiani. La vera domanda è: chi sarà il prossimo?

 

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