Nasce Pro Italia Cristiana
L’associazione Luci sull’Est lancia una nuova campagna: Pro Italia Cristiana. L'obiettivo è lavorare per restaurare, difendere e promuovere le radici cristiane del nostro Paese. L’Italia non si capisce senza cristianesimo. Ma soprattutto non può reggersi tagliando i suoi rapporti con Dio.
È sotto gli occhi di tutti che la nostra Nazione, così come tutto il mondo occidentale, sta attraversando una profonda crisi. Ci sono in particolare alcune minacce contro la cultura cristiana italiana.
• C’è un attacco senza sosta alla nostra identità di italiani.
Lo vediamo tutti i giorni: stiamo perdendo sempre di più il rispetto e l’amore per la nostra tradizione e la nostra cultura. Una tradizione e una cultura essenzialmente cristiane. Sì, gli italiani, specialmente le nuove generazioni, stanno dimenticando la propria storia, le proprie radici, la propria identità! L’Italia sembra non conoscere più se stessa. Sembra indifferente o addirittura ostile alla sua anima cristiana. Sembra non essere più consapevole della sua grandezza, delle sue bellezze, del suo patrimonio storico–artistico. Il Paese che ha dato di più al mondo in termini di genio, creatività e qualità, oggi appare addormentato, timoroso, succube di altre culture.
• Vi è la minaccia dell’immigrazione incontrollata e mal gestita e dell’ideologia multiculturale promossa dalla sinistra.
Il “politicamente corretto” ci vuole tutti e solo “cittadini del mondo”, vuole abbattere i confini, si professa contro i “muri” vuole annientare le particolarità e le specificità per diluire tutto in un unico mondo globalizzato in cui a dominare è solo il profitto. E per far questo si serve anche dell’immigrazione clandestina. Ebbene, se noi non sappiamo chi siamo, come possiamo integrare degli stranieri ed evitare un multiculturalismo che in varie parti d’Europa ha già rivelato tutta la sua pericolosità?
• A tal proposito, non possiamo chiudere gli occhi davanti al pericolo del radicalismo islamico.
La minaccia terrorista non è mai tramontata. Ed aumenta il numero di associazioni, centri studi e moschee in tutto il territorio nazionale: se ne contano oltre 1.200, ma il dato è in continuo aggiornamento. Come quello delle moschee a rischio radicalizzazione, specie a Napoli, Roma e Milano. Inoltre, è noto ormai che vi sono Paesi interessati a finanziare progetti di islamizzazione in Italia. Tra questi -lo stiamo vedendo in queste ultime settimane - il Qatar, i cui scopi sono ovviamente politici oltre che religiosi. Perché per i musulmani la moschea non è solo un luogo di culto, ma anche di formazione. Ora, se non si regolano i flussi migratori e non si vigila su quel che viene predicato in tali luoghi e nei centri islamici, e se soprattutto non siamo in grado di amare, difendere e promuovere la nostra identità, poi non lamentiamoci se non saremo più padroni a casa nostra.
• C’è poi un’altra minaccia preoccupante. Quella dell’ecologismo radicale e della gestione del cambiamento climatico.
Con la scusa della difesa dell’ambiente, si è ormai imposto un ecologismo radicale che ritiene l’uomo colpevole di tutto, a prescindere. Un ecologismo che per questo, sempre con il pretesto di preservare la natura, ci vuole rendere tutti più poveri!
Ebbene, Pro Italia Cristiana vuole lottare per la vittoria della nostra tradizione cattolica, per la cultura italiana, per la sua identità, che non può essere separata dal cristianesimo.
Questo significa ad esempio:
* difendere le nostre tradizioni cattoliche contro gli assalti di un laicismo sempre più sfrenato;
* lottare contro l’immigrazione clandestina e per chiedere una buona gestione, razionale, non ideologica, dei flussi migratori;
* tutelarci contro la minaccia del radicalismo islamico;
* combattere contro la dittatura del politicamente corretto in ogni ambito della nostra vita;
* condurre una battaglia culturale contro l’aggressione e la violenza del progressismo politico, che rivela ogni giorno di più la sua vera natura intollerante e antidemocratica;
* lottare per la vera e sana difesa del nostro paesaggio naturale contro le follie di un ecologismo che considera l’uomo un problema e che, con il pretesto della difesa dell’ambiente, ci vuole tutti più poveri;
* difendere la proprietà privata, che è un diritto naturale e non il privilegio di pochi. Le cosiddette politiche globali mirano a impoverirci e renderci più dipendenti dallo Stato, togliendoci libertà e proprietà, e per questo dobbiamo reagire.
Questo nuovo progetto è affidato all’intercessione di tre grandi italiani: i Patroni d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena e il Patrono d’Europa San Benedetto.