Non possiamo più ignorare il sangue versato dai cristiani perseguitati nel mondo!
Sai qual è il problema? Il problema sta nel silenzio indifferente dell’Occidente.
In Nicaragua, ad esempio, è avvenuto un fatto rivoluzionario contro la Chiesa cattolica.
Nei giorni scorsi è stata stravolta la Costituzione del Paese dalle sue fondamenta. A farlo sono stati sempre loro, il presidente Daniel Ortega ed il suo vice ovvero la consorte Rosario Murillo.
Con 140 articoli modificati e 37 cancellati, hanno assunto il controllo assoluto e totale del Nicaragua. Hai sentito dire qualcosa in Occidente? Qualcuno ha criticato l’accaduto?
Chi provi ad opporsi, perde la cittadinanza. Non solo. Un articolo della “nuova” Costituzione pretende che le organizzazioni religiose siano «tenute libere da qualsiasi controllo straniero».
Questa è una minaccia esplicita rivolta alla Chiesa cattolica, poiché dipende formalmente dal Papa.
Anche nelle scuole è possibile educare alla fede, purché in linea con i principi rivoluzionari, il che è un controsenso.
Dal 2018 ad oggi sono stati arrestati in Nicaragua 74 religiosi: di questi, 63 sono stati esiliati e 35 hanno perso la nazionalità.
Finora tre vescovi sono stati espulsi dalla loro patria: tra questi, anche il presidente della Conferenza episcopale nicaraguense. E la situazione, d’ora in poi, è destinata a peggiorare.
Yader Valdivia è il coordinatore del Centro di Documentazione della Ong «Nicaragua Nunca Más». A suo parere, quanto perpetrato dalla coppia al potere «è in realtà un colpo di Stato».
Possibile che un’enormità di questo genere venga accolta da un silenzio complice in Occidente? Nessuno si accorge di quel che accade?
Dove sono gli attivisti per i “diritti” di Sinistra? Tacciono solo perché Ortega è uno di loro? Il loro senso di “democrazia” è a singhiozzo? Vale solo per i loro nemici?
Di certo, comunque, c’è solo che per i cattolici sarà sempre peggio. Verranno lasciati sempre più soli, perché nessuno sa cosa stiano realmente patendo.
Noi sentiamo il dovere morale di informare tutti, affinché – quanto meno – si possa pregare per questi nostri fratelli nella fede. Come cambiare le cose?
Occorre lanciare una vasta campagna d’informazione tramite Facebook, uno strumento veloce, sicuro ed efficace. Ma ha un costo, che noi da soli non riusciamo a permetterci.
Se ci dai una mano, però, insieme possiamo farcela!
È importante, perché in caso contrario la persecuzione dei cristiani dilagherà ulteriormente nel mondo e di tutto questo i grandi media ci terranno sicuramente all’oscuro.
Vuoi un altro esempio? Ci sono stati 13 morti, tutti cristiani, nel villaggio di Azege, in Nigeria, assaltato da un gruppo di combattenti islamici Fulani.
Stavano attendendo l’inizio della S. Messa, alle 7 della mattina dello scorso 24 novembre, quando sono stati falciati da colpi d’arma da fuoco. Senza pietà, come carne da macello.
Tu ne sapevi qualcosa? Credo proprio di no.
Così come non avrai saputo che a Dhaka, in Bangladesh, la St. Gregory’s High School, una scuola cattolica, è stata chiusa a tempo indeterminato.
La decisione è stata assunta a causa di un attacco premeditato compiuto da una folla inferocita. Sono stati sospesi esami, lezioni ed attività amministrative «fino a nuovo avviso».
Il bilancio è stato di due feriti e di gravi danni alle strutture. L’accaduto è stato condannato con forza dall’arcivescovo, mons. Bejoy D’Cruze. Ma da noi nessuno ne ha parlato.
Ed ancora: in Ecuador ed in Polonia sono stati uccisi due sacerdoti, rispettivamente Padre Fabian Enrique Arcos Sevilla di 52 anni e Padre Lech Lachowicz di 72 anni.
Il primo è stato rapito e torturato, prima di esser abbandonato cadavere vicino ad una discarica, nella provincia di Cotopaxi.
Il secondo è stato ammazzato a Szczytno da un uomo armato di ascia, che lo ha colpito al capo.
Ma l’opinione pubblica di tutti questi gravi lutti e di queste sangue versato non sa niente, semplicemente perché la grande stampa preferisce parlare d’altro, di gossip e pettegolezzi politici.
Allora è compito nostro informare la gente, che ha il diritto di sapere. Sappiamo che, con noi, anche tu condividi gli stessi Valori, perché ce lo hai dimostrato più volte in passato.
Oggi questa è per noi la Buona Battaglia: far sapere quanto sangue e quante lacrime inondino il mondo a causa dell’inaudita violenza, che si accanisce contro i cattolici solo a causa della loro fede.
Grazie a queste notizie, noi potremo pregare per loro e con loro. Inoltre, potremo fare opera di sensibilizzazione, affinché sempre più gente protesti contro la persecuzione dei cristiani.
A forza di urlare, prima o poi qualcuno nei Palazzi sentirà il nostro grido e deciderà finalmente di intervenire nelle sedi istituzionali appropriate, per porre fine a tutto questo.
Ma, per riuscirci, ora è necessario lavorare duro, alzare la voce e gridare il nostro sdegno contro questi abusi.
Coraggio! Sei ci dai una mano, insieme, ce la faremo!