Opponiamoci a chi in Europa ci vuol far tornare nelle catacombe!

Opponiamoci a chi in Europa ci vuol far tornare nelle catacombe!

Noi, che crediamo in Cristo, siamo sotto attacco!

Può sembrarti esagerato dirlo, ma non è così. La persecuzione dei cristiani non si trova più solo in Paesi lontani, come Africa o Asia. È a casa nostra, nell’Europa un tempo cristiana!

Nel mirino adesso ci siamo noi. Lo rivela con chiarezza il rapporto 2025 diffuso dall’Ong OIDAC-Osservatorio sull’Intolleranza e la Discriminazione nei confronti dei Cristiani in Europa.

Nel Vecchio Continente lo scorso anno sono stati registrati in tutto 2.211 crimini d’odio contro i cristiani, tra cui ben 274 attacchi diretti a persone (contro i 232 del 2023).

Si va da vandalismi e minacce a profanazioni e devastazioni di chiese e cimiteri, dalle violenze fisiche agli omicidi veri e propri.

Avrai forse saputo del monaco di 76 anni, ammazzato nel novembre 2024 in un attacco condotto contro un monastero in Spagna, attacco che provocò anche diversi feriti.

Ma anche nel gennaio 2024 un fedele è morto in un altro attentato condotto dall’Isis in una chiesa cattolica ad Istanbul, mentre era in corso la celebrazione della S. Messa domenicale.

La metà dei sacerdoti polacchi e spagnoli ha dichiarato di aver subìto aggressioni nell’ultimo anno, mentre il 50% dei giovani tedeschi denuncia un’aperta ostilità verso i cristiani nel Paese.

Tutto questo non può più esser liquidato come una “questione marginale”, dato che avviene in Paesi prevalentemente cattolici, come Polonia e Spagna, o comunque cristiani, come la Germania.

Nel rapporto dell’OIDAC vengono denunciate anche le molteplici restrizioni patite dalla libertà religiosa in molte, troppe nazioni.

Vengono criticate, ad esempio, le leggi sulle “zone cuscinetto” attorno alle cliniche abortiste inglesi, ove non è possibile per i cristiani sostare o pregare, neppure in silenzio.

Ma sullo stesso piano si pongono i procedimenti giudiziari avviati contro i fedeli che abbiano semplicemente espresso le proprie convinzioni religiose, ad esempio in fatto di etica sessuale.

Per non parlare delle violazioni dell’autonomia religiosa e dei diritti dei genitori, ad esempio in ambito educativo, ed anche delle limitazioni all’obiezione di coscienza.

L’OIDAC ha avvertito: la secolarizzazione comporterà crescenti problemi legali per i cristiani, ogniqualvolta vogliano dire la loro su argomenti “tabù” come famiglia e gender.

Potrebbero essere accusati di «discriminazione» solo per aver citato passi della Sacra Bibbia e patire così misure disciplinari, come interrogatori, sospensioni o licenziamenti.

Ci chiediamo: come possiamo restare indifferenti di fronte a tutto questo? Veniamo perseguitati a casa nostra e non dovremmo dire niente, dovremmo solo subire e tacere?

Noi diciamo “NO”! E chiediamo anche a te di opporti. Come? Innanzi tutto, facendo sapere a tutti quel che sta realmente accadendo e che i media purtroppo tacciono.

Per questo intendiamo lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione tramite i social, che consentono di raggiungere tanti in poco tempo.

Ma quest’operazione ha un costo, che da soli non potremmo sostenere. Abbiamo bisogno del tuo aiuto!

Il numero di attacchi contro chiese ed altri edifici cristiani, oggetto di devastazioni e incendi dolosi, è stato nel 2024 di 94 casi segnalati, il doppio rispetto all’anno precedente.

La maggior parte dei crimini d’odio contro i cristiani – 770 casi - è avvenuta in Francia, dove nel settembre 2024 la chiesa di Saint-Omer è rimasta pressoché distrutta a causa di un incendio doloso.

Sempre in Francia si è verificato anche il maggior numero di incidenti di matrice islamista, tra cui l’arresto di un sospetto coinvolto in un attacco dell’Isis a Notre-Dame.

Per non parlare della profanazione di oltre 50 tombe in un cimitero nel Sud della Francia, tutte deturpate con la scritta «Sottomettetevi all’islam».

Al secondo posto in questa triste classifica figura il Regno Unito, al terzo posto la Germania col drammatico “record” di attacchi incendiari anticristiani documentati, 33 in tutto.

Sempre in Germania i crimini d’odio anti-cristiano sono aumentati del 22% in un solo anno, dai 277 del 2023 ai 337 del 2024.

Al quarto posto c’è, invece, la Spagna, dove si sono registrati ben 168 incidenti anticristiani, mentre gli atti vandalici contro chiese e simboli sono aumentati del 12% rispetto al 2023.

Al quinto posto figura l’Austria con 116 casi. A seguire, tutti gli altri. Ma, avvisa l’OIDAC, quella che si vede è solo la punta di un iceberg.

I dati raccolti sono, infatti, parziali, perché risulta che un numero elevato di casi anticristiani non sia stato nemmeno denunciato.

Le dimensioni del fenomeno rendono quanto mai necessario ed urgente un intervento politico da parte dell’Unione europea.

L’OSCE-Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, ha diffuso per la prima volta lo scorso luglio un’apposita guida dal titolo «Comprendere i crimini d’odio anticristiano».

È stata scritta proprio a fronte della crescente intolleranza registrata nel Vecchio Continente contro i Cristiani, giunta ad un punto di guardia, tale da doverne ormai tutelare la sicurezza.

Questa guida invita gli Stati partecipanti all’OSCE a condannare qualsiasi crimine d’odio anticristiano e ad esprimere pubblicamente solidarietà alle comunità cristiane colpite.

Li invita anche ad includere le comunità e le istituzioni cristiane negli elenchi dei possibili obiettivi vulnerabili di crimini commessi da estremisti e terroristi.

Mentre vengono monitorati i fenomeni di antisemitismo o la cosiddetta “islamofobia”, nulla viene fatto ancora circa gli atteggiamenti persecutori contro i cristiani, viceversa all’ordine del giorno.

Aiutaci anche tu, con la tua migliore offerta, a lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione per far sapere alla gente come stiano davvero le cose!

Opponiamoci a chi voglia farci tornare nelle catacombe!

 

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