Persecuzione cristiani nel mondo: finalmente due buone notizie!
Nonostante il flusso incessante di sangue dei cristiani versato in ogni angolo del mondo, desideriamo oggi portare alla tua attenzione due esempi di speranza che illuminano il cuore della persecuzione e della sofferenza.
Infatti, lo scorso 7 maggio estremisti armati hanno preso d’assalto una scuola secondaria nello Stato di Benue, nella Middle Belt della Nigeria.
La prontezza di riflessi di un preside ha contribuito a salvare la vita di un gruppo di studenti addormentati.
Secondo il direttore delle Comunicazioni sociali della diocesi di Makurdi, padre Moses Iorapuu, che ha parlato dell’accaduto con Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), il preside della Father Angus Frazer Memorial High School, padre Emmanuel Ogwuche, dopo aver sentito gli spari all’esterno ha prontamente spento tutte le luci dell’edificio, impedendo ai terroristi di trovare la strada per entrare nella scuola.
Il sacerdote ha spiegato che gli studenti sono stati evacuati come «misura preventiva per garantire la sicurezza dei ragazzi ed evitare quello che avrebbe potuto essere un disastro inimmaginabile».
Padre Iorapuu ha aggiunto che gli alunni sono stati «traumatizzati» e che «c’è paura» di ulteriori atrocità. «Questo attacco è stato il primo che, nel suo genere, abbiamo vissuto. In passato hanno attaccato i fedeli, gli agricoltori e gli abitanti dei villaggi, ma ora hanno alzato il tiro, attaccando una scuola. Non siamo sicuri di cosa accadrà dopo».
Infatti, la Father Angus Frazer Memorial High School si trova in un distretto noto per le uccisioni e i rapimenti da parte di presunti militanti Fulani. «Questo attacco è avvenuto nella capitale dello Stato, e se non ci sono misure di sicurezza per proteggere le nostre scuole dovremo sospendere le nostre attività perché non sappiamo quale
scuola sarà il prossimo obiettivo. Ci aspettiamo che ci sia una reazione e che questo attacco alla scuola spinga finalmente il governo ad agire», ha concluso.
Ed è proprio questo il nocciolo del problema: i media ignorano, i politici voltano lo sguardo altrove, i governi si fingono ciechi, e il mondo rimane in silenzio. È impossibile restare in silenzio di fronte a questa atroce indifferenza!
Sappiamo che condividi il nostro sentimento: il silenzio ci rende complici di queste spaventose tragedie! È tempo di alzare la voce e agire! Aiutaci, sostenendo la battaglia di Pro Italia Cristiana!
L'altra buona notizia arriva dal Pakistan, territorio di costante e aspra persecuzione a danno dei cristiani, di cui spesso ti abbiamo parlato nelle scorse comunicazioni. Finalmente anche qua comincia a vedersi una luce di speranza.
Infatti, dopo oltre 6 mesi di carcere, sono stati liberati due fratelli cristiani accusati di blasfemia e di aver deturpato il Corano. Lo scorso 16 agosto, questi presunti crimini di cui erano accusati avevano scatenato violenze di massa contro i cristiani nei quartieri di Jaranwala.
Secondo le notizie, si è trattato di un complotto da parte di due persone che a quanto pare avevano “un’inimicizia personale” nei confronti dei due fratelli cristiani ed erano riusciti a farli accusare di blasfemia.
Se da un lato giustizia è stata fatta, dall’altro permangono le conseguenze delle violenze di Jaranwala.
Iniziato in concomitanza con le accuse di blasfemia nei confronti dei due credenti, infatti, un attacco ha visto 20 chiese e decine di case di cristiani bruciate, danneggiate o distrutte. Migliaia di cristiani sono fuggiti dalle proprie abitazioni per sfuggire alla violenza. Molti di loro sono rimasti profondamente traumatizzati da questi avvenimenti.
Il devastante attacco di Jaranwala ha manifestato, ancora una volta, l’ambiente ostile in cui molti credenti si trovano a vivere in Pakistan. Le note leggi sulla blasfemia nel Paese vengono spesso utilizzate per accusare i gruppi minoritari, e i cristiani vengono colpiti in modo sproporzionato: quasi un quarto di tutte le accuse di blasfemia è indirizzato contro di loro, benché costituiscano solamente l’1,8% della popolazione.
È fondamentale interrogarci sulle azioni da intraprendere per porre fine a tale ingiustizia e sostenere i milioni di individui che quotidianamente combattono per la libertà di credo.
Sicuramente il silenzio non sarà mai una risposta da prendere in considerazione. Offriamo loro il nostro sostegno, sia tramite la preghiera sia con un aiuto concreto!
Purtroppo, le due buone notizie che abbiamo condiviso con te non sono sufficienti a illuminare pienamente la nostra battaglia, finché il mondo e la politica non dedicano l'attenzione necessaria a questa situazione allarmante, non verranno fatti passi avanti concreti.
C'è già qualcuno che ha cominciato ad aprire gli occhi... Tuttavia, troppi voltano ancora le spalle alla realtà!
È cruciale informarli e l'unico modo è questo: se unisci le tue forze alle nostre, possiamo avviare una vasta e influente campagna multimediale di sensibilizzazione.
Per questo siamo a chiedere il tuo aiuto. Solo così potremo spezzare questa disumana coltre di silenzio!
Denunciare le crudeli persecuzioni, di cui i cristiani sono vittime nel mondo, far sentire il loro grido di dolore rappresenta il primo, importante sostegno concreto che possiamo offrire, per non lasciarli soli!
Insieme, potremo fare davvero molto!