“Siete ancora oggi, e come sempre, dei poveri comunisti!”
Ma perché esiste ancora l’Anpi, ovvero l’Associazione nazionale partigiani?
Facciamo questa domanda perché i cosiddetti rappresentanti dei partigiani colgono ogni occasione per dimostrare di essere non dalla parte della libertà, bensì della più spaventosa ideologia criminale della storia: il comunismo.
Adesso l’Anpi si scaglia contro una circolare inviata dalle prefetture ai sindaci e alle scuole in merito all'eccidio compiuto dai partigiani comunisti jugoslavi.
La colpa di questa circolare, per i nostalgici del comunismo, è quella di voler sollecitare gli istituti scolastici a dar vita a iniziative per diffondere la conoscenza della "spirale di violenza che esplose all'indomani della firma dell'armistizio e che, per i successivi quattro anni, si scatenò su molti italiani inermi e incolpevoli, residenti nei territori ad est di Trieste, con durissime e atroci rappresaglie dai contorni di una vera e propria pulizia etnica".
Ovviamente tutto ciò per l’Anpi è inammissibile e ha chiesto il ritiro del documento, ritenuto fazioso e strumentale. Guai a parlare delle foibe! Guai a parlare dei crimini del comunismo!
Secondo il presidente dell'associazione, Gianfranco Pagliarulo, queste sollecitazioni rappresenterebbero infatti "una gravissima forzatura della verità storica, delle leggi vigenti, della stessa autonomia scolastica".
"Non è vero che le foibe riguardarono solo gli italiani, che pure furono i più colpiti, e non è vero che si trattò di pulizia etnica", ha dichiarato Pagliarulo.
Eppure, a parlare di pulizia etnica è stato lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel 2016, in un suo discorso pronunciato proprio in occasione del Giorno del Ricordo, aveva auspicato: “La storia e la memoria comune possano fornire un grande aiuto per guardare al futuro e per scacciare dal destino dei nostri figli ogni pulizia etnica e ogni odio razziale”.
Ma il problema è che l’Anpi non si ferma qui. Vuole strafare, esagerare, come al solito.
E arriva a chiedersi: perché non viene diramata una circolare simile anche per la Giornata della Memoria della Shoah?
La risposta, cari compagni, è molto semplice. Il ricordo della Shoah è ovunque rispettato nelle scuole con innumerevoli iniziative. Purtroppo non può dirsi lo stesso per il Giorno del Ricordo delle foibe e degli esuli fiumani e giuliano-dalmati. E proprio a causa di motivi ideologici.
Perché l’ideologia comunista è dura a morire.
Riprendendo quanto disse Berlusconi in un celebre comizio del 2009, cari membri dell’Anpi “siete ancora oggi, e come sempre, dei poveri comunisti!”