Spagna: Messe interrotte e cerimonie di “sbattezzo”

Spagna: Messe interrotte e cerimonie di “sbattezzo”

Qui in Italia abbiamo già visto gruppi di ecologisti radicali irrompere in chiese ed interrompere la celebrazione della Santa Messa. È successo a Torino, a Roma e altrove.

In Spagna è accaduto lo stesso domenica scorsa. Ma a violare la sacralità del luogo di culto questa volta sono stati alcuni giovani del movimento degli Okupas, ovvero gruppi che prendono abusivamente possesso di edifici disabitati. Con buona pace del diritto alla proprietà privata.

Ebbene, domenica scorsa, come detto, nella parrocchia di Zestoa, nei Paesi Baschi, alcuni individui, col volto coperto da maschere hanno interrotto la Santa Messa e si sono messi a lanciare per tutta la chiesa banconote false.

E, dopo essersi collocati davanti all’altare, hanno mostrato un grande striscione con la scritta “Chiesa avara e speculatrice”.

Tutta questa messinscena blasfema fa parte di una campagna che gli Okupas stanno conducendo contro la diocesi di San Sebastián. E sai perché?

Solo perché la diocesi rivendica i suoi legittimi diritti. La Curia, infatti, ha denunciato gli occupanti chiedendo loro di lasciare un locale di sua proprietà che essi abitano abusivamente da un anno.

Apriti cielo!

Gli Okupas da giorni si stanno impegnando in atti di vero e proprio vandalismo.

In molte chiese della diocesi sono già apparse scritte minacciose, diverse serrature sono state fissate con silicone e molti cancelli parrocchiali bloccati con catene e lucchetti.

Ma non finisce qui.

Lo stesso gruppo sta promuovendo qualcosa di ancor più grave: una grande campagna di apostasia.

Il 19 gennaio, in circa 200 sono entrati nella cattedrale portando libretti in cui hanno “certificato” la loro rinuncia al Battesimo. Il che, ovviamente, è un assurdo. Una volta battezzati, non ci si può “sbattezzare”. Ma il gesto è simbolico. E sta ad indicare l’abbandono della fede cattolica.

Sta anche a dimostrare fino a che punto è arrivato il processo di secolarizzazione e odio anticristiano in Spagna. Davvero terribile!

Questi estremisti ricorrono a questi mezzi per ricattare la Chiesa: pensano che in tal modo la diocesi cercherà di negoziare e permetterà agli occupanti di restare dove stanno, seppur illegalmente.

Speriamo che il vescovo non ceda.


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