Un Natale di sangue e devastazione… Diciamo BASTA all’immigrazione selvaggia!

Un Natale di sangue e devastazione… Diciamo BASTA all’immigrazione selvaggia!

Ci auguriamo che anche tu, come noi, abbia trascorso un Natale sereno, nella luce della Fede e circondato dai tuoi cari.

Un Natale, insomma, da non dimenticare, uno di quelli che resteranno impressi per sempre nella tua memoria e nel tuo cuore.

Purtroppo non ovunque è stato così. Le festività appena trascorse per molti, troppi si sono colorate di sangue e trasformate in tragedia.

Sicuramente avrai letto dell’attentato messo a segno da un 50enne saudita, Taleb al-Abdullmohsen, presso i mercatini di Natale di Magdeburgo.

L’uomo si è gettato con una Bmw sulla folla, provocando 5 morti ed oltre 200 feriti. Tra le vittime, anche un bambino di 9 anni.

Abbiamo letto di tutto in merito sulla stampa: c’è chi ha definito l’autore uno squilibrato, un povero malato di mente.

Altri hanno addossato la colpa alla mancata integrazione, a falle nella sicurezza, ai blocchi di cemento mal posizionati. Qualcuno ha addirittura incolpato di tutto l’ascesa dell’«estrema destra».

In realtà, dell’accaduto, la responsabilità, oltre a quella individuale del colpevole, è da imputarsi senza dubbio all’immigrazione selvaggia, cavalcata dalle Sinistre.

L’unico governo, che finora ha cercato una soluzione al problema, è stato quello italiano del premier Meloni.

Ma noi non dimentichiamo nel 2015 la strage di Bataclan, in Francia, con 90 morti, né gli stupri di massa avvenuti a Colonia. E molti altri episodi analoghi, purtroppo sempre con decine di vittime.

Ovunque la firma è sempre stata una sola: la radicalizzazione islamica, variamente declinata nelle sue varie forme. E questo è un fatto.

Perciò dobbiamo opporci con forza all’immigrazione incontrollata, pretesa dalle Sinistre, e fare in modo che in Italia non rientri dalla finestra ciò che è uscito dalla porta.

Dobbiamo vigilare affinché gli argini posti dal governo Meloni reggano nonostante il furore delle opposizioni ed anche affinché il resto d’Europa lasci perdere la demagogia ed affronti il problema.

Per questo dobbiamo far sentire forte la nostra voce e sostenere una campagna di sensibilizzazione, che raggiunga tutti indistintamente.

Coraggio! È importante, perché il nostro “no” all’immigrazione selvaggia giunga forte e chiaro a tutti i centri di potere. Non abbiamo alternative.

Alcuni organi d’informazione hanno definito al-Abdullmohsen un ex-musulmano divenuto ateo. È falso. E a dirlo sono altri apostati, questa volta veri, suoi connazionali residenti in Germania.

L’attivista Ali Utlu ha rivelato: «Molti che, come me, hanno avuto contatti con Taleb negano che sia mai stato ateo o ex-musulmano».

In realtà si tratterebbe di un wahhabista in contatto con Hamas e con i sostenitori dell’Isis. Era già stato condannato per minacce da diversi tribunali tedeschi. Meritava l’espulsione immediata.

Eppure l’espulsione non è giunta. Secondo l’opinionista tedesco Mathias von Gersdorff ciò dipenderebbe dal fatto che i politici di Sinistra vivono in un loro «mondo dei sogni».

Per questo hanno totalmente ignorato i segnali di allarme, che avevano preceduto l’attentato. Né risposta è stata data all’Arabia Saudita, che ne aveva chiesto l’estradizione.

L’Lka, ufficio statale della Polizia criminale, non riteneva che al-Abdullmohsen rappresentasse «una seria minaccia per la sicurezza», come rivelato dal periodico Der Spiegel.

Ancora oggi nessuna seria misura di prevenzione è stata attivata. Incredibile! La Sinistra preferirebbe vedere l’Europa in fiamme piuttosto di affrontare l’immigrazionismo selvaggio.

Non a caso Taleb al-Abdullmohsen, in un video diventato virale sui social e rilanciato dal Corriere della Sera, si è definito «persona di Sinistra».

Stesso copione a New Orleans, negli Stati Uniti, dove per Capodanno Shamsud Din Jabbar alla guida di un pick-up ha travolto decine di passanti nella centralissima Bourbon Street.

Poi ha iniziato a sparare. Il bilancio è stato di 15 morti ed oltre 35 feriti. L’Fbi ha parlato espressamente di un «atto di terrorismo».

Nell’auto di Din Jabbar c’era una bandiera dell’Isis, organizzazione della quale l’uomo in un video ha dichiarato di far parte.

Il terrorista, freddato dalle forze dell’ordine, si era radicalizzato. Aveva prestato servizio militare assieme a Matthew Alan Livelsberger, l’uomo morto nell’esplosione di una Tesla a Las Vegas.

Per questo gli inquirenti non ritengono che i due avessero agito da soli, ma facessero parte di una rete del terrore.

Tutto questo prova una cosa sola. Che è assolutamente necessario ed urgente porre fine ad un’immigrazione incontrollata. E mantenere alta la guardia contro il terrorismo.

È ciò che diciamo da sempre. Per questo ti chiediamo di aiutarci, dando forza alla nostra attività di sensibilizzazione e sostenendo l’urgente campagna di protesta, che intendiamo lanciare.

Non pensare che tutto questo non ci riguardi. Non è un problema solo in Germania o negli Stati Uniti. Anche in Italia, durante le feste, è stata smantellata una rete terroristica jihadista.

Ne facevano parte cinque individui, tutti di origine straniera, tra i quali v’era anche un minorenne. Il loro obiettivo era quello di promuovere e consolidare al-Qaeda e Isis nel nostro Paese.

Per non parlare dei numerosi casi di simboli cristiani devastati durante il periodo natalizio!

In Siria, a Skalbiya, otto jihadisti hanno dato alle fiamme l’albero di Natale, scatenando le proteste della popolazione.

In Bangladesh, nella notte di Natale, sono state incendiate e distrutte 17 case della comunità cristiana di Notun Tongjhiri Tripura Para, mentre i fedeli partecipavano alla Messa di mezzanotte.

In Spagna sono state decapitate le figure del presepe di San Lorenzo de El Escorial; altrettanto è successo in Francia nella stazione di Metz.

Sempre Oltralpe è stato dato alle fiamme il presepio allestito presso la chiesa di Saint Eugène d’Endourne, a Marsiglia; lo stesso è accaduto in Italia nella chiesa di Sant’Egidio alla Vibrata. 

Perché tanta ferocia contro i simboli del Natale? Perché sono considerati la battaglia finale, l’ultimo attacco da sferrare contro l’unica, vera identità occidentale, quella cristiana.

Allora, ti chiediamo col cuore in mano di aiutarci, per salvare la nostra cultura, la nostra Storia, le nostre tradizioni europee.

Domani potrebbe essere troppo tardi. Occorre fermare subito l’immigrazione di massa ed i suoi profeti di sventura.

Sappiamo che condividi i nostri stessi Ideali, i nostri stessi Valori. Per questo ci rivolgiamo a te, domandandoti di combattere assieme anche questa decisiva battaglia!

 

Attribuzione Immagine: @ Unsplash
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