Una scoperta sensazionale: d’estate fa caldo!

Una scoperta sensazionale: d’estate fa caldo!

E' il 19 luglio e, guarda un po’ che combinazione, fa caldo.

Eppure, a sentire le tv, tutto quello che stiamo vivendo in questi giorni sarebbe eccezionale, straordinario, preoccupante, catastrofico.

Le temperature superano i 40 ° a Roma? Allora significa che l’apocalisse è vicina.

Fino a metà giugno abbiamo avuto una primavera abbastanza fresca? Non importa. Anche questo è colpa del riscaldamento globale o cambiamento climatico, come dir si voglia.

Intendiamoci, non è che non faccia caldo. Ma quasi tutti orai hanno il condizionatore. Ci sono disagi? Certamente. Come ce ne sono per tanti altri motivi e in tanti altri periodi dell’anno.

È il caldo più caldo di sempre? Forse sì, forse no.

Sta di fatto che è impossibile non notare che l’obiettivo dei mezzi di comunicazione è creare terrore, paura e ansia tra la gente. Il che porta inevitabilmente a percepire temperature ancor più elevate di quello che sono.

Lo scopo di questa propaganda è abbastanza chiaro.

  1. Incolpare l’umanità per aver provocato il riscaldamento globale (tesi in realtà tutta da dimostrare)
  2. Imporre determinate politiche con la scusa dell’emergenza climatica

Già, l’emergenza. Una parola che ormai è diventata assai alla moda.

A tal proposito, non possiamo non condividere il pensiero di Riccardo Cascioli su La Nuova Bussola Quotidiana di ieri:

Ormai siamo costretti a vivere in una continua emergenza, è una continua e sistematica opera di instillazione della paura nella gente. Diceva Edmund Burke che ‘nessuna passione priva la mente così completamente delle sue capacità di agire e ragionare quanto la paura’. E infatti nella storia tutte le dittature, di qualsiasi colore politico, hanno praticato la forza del dominio attraverso la paura. E anche le democrazie hanno utilizzato i mezzi di comunicazione per suscitare paure al fine di spingere le persone a muoversi nelle direzioni auspicate o ad accettare politiche altrimenti improponibili.

È quello che sta accadendo con la presunta crisi climatica, che spinge la popolazione ad accettare l’imposizione di altissimi costi sociali per realizzare la cosiddetta transizione ecologica, ed energetica in particolare.

L’unico antidoto è tornare a ragionare”.

Ecco la vera battaglia dei nostri tempi: tornare ad usare la ragione!

Attribuzione immagine: Di Nicholas Gemini - Opera propria, CC BY-SA 3.0, Wikimedia

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