Vittoria: in Italia niente cibo sintetico!
“L’Italia è la prima nazione che dice ‘no’ al cibo sintetico e alla carne coltivata, e lo fa con un atto formale e ufficiale”.
Lo ha detto ieri il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida annunciando in conferenza stampa il via libera dato dal Consiglio dei ministri al disegno di legge che fermerà i “cibi-Frankenstein”.
"I prodotti da laboratorio non garantiscono qualità e benessere e non garantiscono la tutela della cultura e della tradizione enogastronomica italiana, a cui è legata parte della nostra tradizione", ha voluto precisare il ministro.
Come riporta l’Ansa, “nelle Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici, si vietano del tutto alimenti o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati per l'impiego nella preparazione di alimenti, bevande e mangimi. Ne viene vietata la vendita, l'importazione, la produzione per esportazione, la somministrazione, la distribuzione, con sanzioni da 10.000 fino a euro 60.000 e la confisca del prodotto”.
Lollobrigida, ha spiegato che “non c'è alcun atteggiamento persecutorio ma la forte volontà di tutela della salute dei cittadini e delle persone che consumano".
Lo ha confermato anche il ministro della Salute Orazio Schillaci: “È una legge significativa che si basa sul principio di precauzione perché oggi non ci sono studi scientifici sugli effetti dei cibi sintetici. Ribadiamo il massimo livello di tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio della nostra nazione e della nostra cultura agroalimentare che si basa sulla dieta mediterranea”.
Sì, perché qui si tratta di difendere proprio questo: la nostra cultura, la nostra tradizione e, in ultima istanza, la nostra civiltà cristiana!
Ebbene, nonostante tutti gli attacchi, le minacce e le strategie messe in atto dai fautori della post-modernità e della rivoluzione antropologica, tra i quali i fanatici ambientalisti, ci sono ancora margini non solo per combattere, ma anche per vincere.
E sebbene questi prodotti artificiali stiano guadagnando consensi, grazie al sostegno, anche economico di chi, come Bill Gates, Jeff Bezos e Al Gore, punta sulla sostenibilità ecologica della 'carne vegana', la vittoria di questa battaglia ci spinge a darci da fare per vincere la guerra!
"Le bugie del cibo in provetta – ha spiegato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini - confermano che c'è una strategia delle multinazionali che, con abili operazioni di marketing, puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. La verità è che non si tratta di carne ma di un prodotto ingegnerizzato, che non salva l'ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c'è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare".
Sì, ci stiamo battendo contro dei veri colossi. Chi siamo infatti noi nei confronti delle grandi multinazionali? Eppure, è giusto farlo.
Per vincere la guerra ci vorrà del tempo e molto sudore. Ma alla fine, come Davide contro Golia, ce la faremo.