
10 milioni di euro dall’Ue per un progetto al servizio dell’islamizzazione del Continente!
Caso mai tu avessi dubbi sul fatto che l’Unione europea getti al vento i nostri soldi, il progetto «EuQu» ti chiarisce subito come stiano le cose.
Si tratta di 10 milioni di euro, dicasi 10 formalmente dati per la ricerca e per l’innovazione, in realtà finiti a sostegno dell’islamizzazione e del progetto politico ad essa connesso.
A denunciare questa ennesima follia targata Ue è stato nei giorni scorsi Le Journal du Dimanche con un ampio e dettagliato paginone.
Ti spieghiamo subito cosa significhi «EuQu»: sta per «European Qur’an» e si propone di riscrivere letteralmente la Storia del nostro Continente, reinterpretandola in chiave musulmana.
Intende cioè «scoprire come il Corano abbia influenzato la cultura e la religione in Europa tra il 1150 ed il 1850». Per questo sono stati erogati 9.842.534 €, tutti soldi nostri, capisci?
Questo è stato addirittura il progetto più generosamente finanziato dei circa 17.000 sostenuti economicamente dall’ERC, il Consiglio Europeo della Ricerca.
Il “Corano europeo”, come è stato presto ribattezzato, ha un solo scopo, quello di contribuire alla «da’wa» ovvero ad un’azione di progressiva propaganda dell’islam nel nostro Continente.
Un’azione purtroppo già in atto da tempo, come ha denunciato Fabrice Leggeri, eurodeputato di Rassemblement National, che in merito ha presentato un’interrogazione all’Europarlamento.
Quella che si cerca di fare, come lui stesso ha evidenziato, è a tutti gli effetti una «riscrittura ideologica della nostra Storia», che cozza però contro il reale svolgimento dei fatti.
Per questo Leggeri ha scritto una lettera di protesta, assieme alla collega Céline Imart, alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Non possiamo assolutamente accettare un progetto simile, che mira a sostenere una strategia politica di islamizzazione dell’Europa!
Per questo ti chiediamo di unirti a noi e di protestare insieme contro un simile oltraggio al buon senso ed alla verità! Oggi abbiamo due mezzi estremamente efficaci e validi per opporci.
Il primo è quello di firmare la petizione «La tua firma contro il radicalismo islamico», promossa da Pro Italia Cristiana.
È rivolta al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, cui si chiede di impedire che il Qatar od altri Stati analoghi finanzino la costruzione di moschee e “centri culturali” musulmani in Italia.
Sono proprio questi il cuore del pericoloso processo d’islamizzazione dei costumi, della cultura e della morale in atto nel nostro Paese, processo che è possibile fermare se li chiudiamo.
Inoltre, ti chiediamo di aiutarci con un’offerta generosa a sostegno di una vasta campagna di sensibilizzazione via social, per far sapere di questo scandalo a quanta più gente possibile!
Il sito ufficiale del progetto «EuQu» consente di apprendere altri particolari inquietanti in merito. Innanzi tutto, è stato tenuto sotto silenzio, ma è destinato a durare ben sette anni, dal 2019 al 2026.
Si propone di studiare «il modo in cui il Libro Sacro islamico è radicato nella storia intellettuale, religiosa e culturale dell’Europa medioevale e moderna», che viceversa è sostanzialmente cristiana.
Inoltre, come denunciato da Le Journal du Dimanche, resta materia oscura la tracciabilità dei circa 10 milioni di euro stanziati per tale progetto.
Non si sa di preciso come siano stati spesi. Non solo. Secondo l’inchiesta condotta da Le Journal du Dimanche, diversi esperti coinvolti nel progetto sarebbero vicini ai “Fratelli Musulmani”.
È risaputo come tale organizzazione si collochi nel solco del fondamentalismo islamico. Riceve cospicui finanziamenti da Turchia e Qatar.
Ma è stata dichiarata fuorilegge, poiché ritenuta terroristica, dai governi di Bahrain, Egitto, Russia, Siria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Tagikistan ed Uzbekistan.
Secondo la ricercatrice Florence Bergeaud-Blackler, i “Fratelli Musulmani” sarebbero un «intermediario istituzionale», per sovvenzionare gli islamisti radicali.
Ma è mai possibile che si buttino via i nostri soldi in questo modo? In base a quali criteri scientifici, culturali, storici ed etici è stato sostenuto il progetto «EuQu»?
Oltre tutto senza il benché minimo controllo o monitoraggio! Allora, fermiamo subito il processo di islamizzazione in atto!
Solo dicendo “no” tutti insieme ed a voce alta possiamo sperare di essere ascoltati!