Altro che integrazione: a Paderno Dugnano si premia l’Islam radicale!

Altro che integrazione: a Paderno Dugnano si premia l’Islam radicale!

L’Italia sta cambiando. E non è un’evoluzione: è una sostituzione culturale che avanza sotto gli occhi di tutti. 

L’ultimo segnale arriva da Paderno Dugnano, in provincia di Milano, dove l’ex tempio dei Testimoni di Geova è stato ceduto a un’associazione islamica legata a precedenti episodi di irregolarità e preghiere abusive.

Quella che per anni ha operato in un seminterrato è ora premiata con una struttura capace di ospitare fino a 1.000 persone per turno di preghiera. Nessun cambio di destinazione d’uso, nessun controllo approfondito. 

Tutto è passato sotto silenzio, grazie a un’amministrazione comunale di sinistra che minimizza e legittima.

Da luogo di culto a centro di potere islamico

Non è un caso isolato! Paderno è oggi uno snodo strategico per le comunità islamiche tra Milano, Monza e le arterie del Nord.

Nel quartiere Villaggio Ambrosiano, la presenza islamica è ormai predominante. 

Scuole come la primaria Eugenio Curiel vedono una netta prevalenza di bambini stranieri. 

Le attività commerciali tradizionali chiudono, sostituite da negozi aperti 24 ore su 24, spesso vuoti ma sempre presenti. Perché?

"Ogni giorno mi sento meno a casa mia," racconta una residente, "vedo il quartiere trasformarsi, e a noi italiani non resta che adeguarci in silenzio."

Allarme legalità: dove sono i controlli?

Non si tratta solo di numeri, si tratta di legalità e trasparenza. Chi finanzia queste operazioni immobiliari? Da dove arrivano i fondi? Chi sono i predicatori?

L’europarlamentare Anna Maria Cisint ha denunciato con chiarezza: «Serve accendere un faro sulle zone grigie in cui i centri islamici operano. Troppo spesso sfuggono a ogni regola, mentre la sinistra è complice, pur di ottenere qualche voto in più».

A differenza di altri culti come i Testimoni di Geova, che hanno firmato un’intesa con lo Stato italiano, l’Islam non ha voluto vincolarsi a norme statali. Non esiste una regolamentazione su matrimoni, festività, regime tributario. 

E questo non è un dettaglio, è un buco legale pericolosissimo!

La Cisint aggiunge un altro elemento inquietante: «Non esiste un obbligo di trasparenza sui fondi delle comunità islamiche. E i finanziamenti spesso arrivano da Paesi radicali. Questo permette loro di controllare le predicazioni e di influenzare la vita nei nostri quartieri».

Si parla anche di "pizzo islamico": una tassa pretesa da alcuni Imam a lavoratori musulmani nelle aziende controllate da connazionali. Un sistema che alimenta potere e radicalizzazione.

Serve una reazione forte. Ora!

Questo islamismo strisciante si muove silenziosamente, sfruttando le lacune legislative, il buonismo ideologico e l’indifferenza di chi dovrebbe difendere l’identità italiana.

Non possiamo permettere che la sovranità di Allah sostituisca la nostra Costituzione, che la sharia prenda piede dove valgono democrazia e libertà.

Chi vuole vivere in Italia deve rispettare leggi, cultura e valori. Senza eccezioni, senza scorciatoie e senza silenzi compiacenti.

Non possiamo più restare spettatori, fermi a guardare mentre la nostra tradizione cattolica viene erosa pezzo dopo pezzo. Il tempo del silenzio è finito!

Per questo, se non l’hai ancora fatto, firma subito la petizione "Fermiamo l’avanzata islamica e salviamo l’Italia!" promossa da Pro Italia Cristiana.

Fai sentire la tua voce! Ogni firma è un muro contro chi vuole cancellare la nostra identità.

I grandi media? Omettono, distorcono o, peggio ancora, presentano questa invasione silenziosa come un destino inevitabile. Un fatto compiuto, contro cui non si può fare nulla. Ma noi diciamo NO!

Per questo, vogliamo incrementare la nostra vasta campagna di sensibilizzazione online tramite Facebook per aprire gli occhi a migliaia di italiani e denunciare ciò che avviene nei quartieri, nelle scuole, nei luoghi che un tempo erano nostri e ora vengono trasformati senza che nessuno lo dica.

Ma per far crescere questa battaglia e raggiungere ancora più cittadini, abbiamo urgente bisogno del tuo sostegno!

Non aspettare che sia troppo tardi. Ogni contributo, anche piccolo, può fare la differenza. Contiamo su di te!

Chi ama davvero l’Italia oggi non può restare a guardare!

 

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