«Amica chips» è solo l’ultimo tassello di una campagna anti-cristiana. Reagiamo!

«Amica chips» è solo l’ultimo tassello di una campagna anti-cristiana. Reagiamo!

Abbiamo buona memoria.

Lo spot blasfemo di «Amica chips» non rappresenta purtroppo un «unicum» nel panorama multimediale. Tutt’altro.

Molti magari non se ne ricordano. Ma noi sì.

Già nel 2018 il vescovo Giovanni D’Ercole, all’epoca presidente della Commissione Cei per la Cultura e la Comunicazione, disse di sentirsi «sempre meno tranquillo, come cittadino e come cristiano europeo».

Cos’era accaduto? Con una sentenza la Corte Europea di Strasburgo definì lecito pubblicizzare alcuni capi di abbigliamento con immagini sacre, comprese quelle di Gesù e di Maria.

Ma, osservò mons. D’Ercole, la fede «non ha bisogno di un paio di jeans per parlare all’uomo». Il contrario, invece, ovvero il fatto che una marca di jeans si serva della fede, strumentalizzandola, è la via dell’irrisione, della dissacrazione, della blasfemia.

«La sentenza della Corte europea– proseguì mons. D’Ercole – mostra assoluta indifferenza nei confronti della sensibilità di chi cura la propria identità religiosa e questa visione lede l’ordine pubblico fino a mettere in pericolo il sacro principio del rispetto».

Ciò che si verificò, ad esempio, due anni fa con la disgustosa “parodia” dell’«Ultima Cena» fatta da una compagnia d’intermediazione assicurativa.

Ed ancora pochi mesi fa con una palestra di Viterbo, che ha proposto l’immagine di Gesù palestrato con lo slogan «Un fisico da Dio».

Ed ora con la recente campagna di «Amica chips». Solo ultimo caso di una serie infinita di derisioni blasfeme e di continue provocazioni dissacranti!

Non possiamo rassegnarci a tutto questo!

Il fatto che molti Italiani abbiano protestato e che lo spot della nota azienda di patatine sia stato ritirato è un ottimo segnale!

A far la differenza, infatti, sono state proprio le proteste, levatesi numerose, forti e chiare. È stato questo a spingere l’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria ad imporre il ritiro d’urgenza dello spot blasfemo, ovunque ed in tutte le sue versioni.

Ecco perché non possiamo arrenderci proprio ora! È il momento giusto per continuare la battaglia! Fino in fondo! Senza abbassare la guardia!

Per questo ti chiediamo, se non l'hai già fatto, di aderire subito alla petizione di Pro Italia Cristiana!

Qui non si tratta solo di fermare un singolo spot, bensì un autentico attacco anti-cristiano, laicista, blasfemo in atto da molto tempo.

Lo stesso, ad esempio (ma è solo un esempio!), che nel dicembre di tre anni fa spinse la TMB ovvero l’azienda, che gestisce la metropolitana di Barcellona, a censurare una campagna promossa dall’AcdP-Associazione Cattolica dei Pubblicitari.

Perché? Ecco lo slogan: «Solo una nascita ha cambiato il corso della storia. E non è la tua. Buon Natale!».

Nulla di offensivo, come si può capire. Eppure, è stato ritenuto in contrasto col regolamento interno dell’azienda, che proibisce i «messaggi ideologici o relativi a credenze individuali».

Quindi, niente pubblicità a Barcellona, via libera invece a Madrid e Bilbao.

Incredibile! Specie quando si consideri come, in quello stesso periodo, circolasse invece liberamente uno spot di Posten, il servizio postale norvegese, raffigurante un improbabile Babbo Natale gay impegnato in un bacio Lgbt col proprio “amante”, Harry.

Certo, Babbo Natale non è Nostro Signore. Ma richiama comunque la figura di un vescovo, San Nicola di Myra. Non a caso in molti Paesi, soprattutto europei, viene spesso rappresentato con abiti episcopali.

Ecco perché colpire Babbo Natale, oltre a devastare l’immaginario collettivo dei più piccoli, significa ancora colpire un simbolo cristiano.

Gli esempi potrebbero continuare. A lungo. E mostrano come «Amica chips» sia solo l’ultimo tassello di un’inarrestabile catena di casi, che fanno del marketing l’occasione per deridere e dissacrare il Cristianesimo.

Non illudiamoci dunque che sia finita qui! Non è così! Solo la nostra reazione convinta scoraggerà nuovi, dissacranti oltraggi contro la fede cattolica!

Per questo non dobbiamo e non possiamo fermarci ora! Aiutaci anche tu, aderendo alla petizione lanciata da Pro Italia Cristiana!

Rendendo più forte la protesta, difenderai gli autentici Ideali dell’Occidente cristiano. Uniti, ce la faremo!


Attribuzione immagine: Unsplash
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