Bombe sul Collegio francescano di Aleppo! Un attacco al cuore della fede!
l conflitto in Medio Oriente tra Israele e Hamas ha raggiunto il suo 422° giorno, continuando a seminare distruzione e sofferenza.
Un drammatico aggiornamento arriva dalla Siria, dove il Collegio francescano Terra Sancta di Aleppo è stato gravemente danneggiato da un attacco aereo russo.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso profonda preoccupazione, lanciando un accorato appello affinché tutte le parti in conflitto rispettino e proteggano la popolazione civile, spesso vittima innocente di queste violenze.
Nel frattempo, l'esercito siriano, sostenuto dalla potenza di fuoco dell'aviazione russa, ha intensificato le sue operazioni contro i ribelli jihadisti, con raid devastanti anche nella regione di Idlib. Tra le vittime potrebbe esserci Abu Muhammad al Jolani, leader di Hayat Tahrir al Sham (HTS), un'alleanza sunnita di ribelli accusata di numerosi attacchi in Siria.
A supportare incondizionatamente il regime di Assad è Teheran, che ribadisce la sua ferma determinazione a combattere quelli che definisce terroristi: "Li elimineremo con la forza. È l’unico linguaggio che comprendono", ha dichiarato il presidente siriano in un tono perentorio e senza concessioni.
Nel nord della Siria, intanto, i combattenti filo-turchi hanno conquistato una città strategica strappandola alle forze curde, aggiungendo ulteriore complessità a uno scenario già esplosivo.
Sul fronte di Gaza, invece, il quadro resta bloccato: la Casa Bianca ha confermato che non è stato ancora raggiunto alcun accordo per un cessate il fuoco.
Il drammatico bilancio delle vittime in Siria continua a crescere in modo inarrestabile.
Secondo quanto riferito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, il numero di morti a seguito dell’intensa offensiva dei ribelli jihadisti ha raggiunto la spaventosa cifra di 412 persone. In soli cinque giorni di sanguinosi scontri e devastanti attacchi aerei, la tragedia umana ha assunto proporzioni allarmanti.
Le vittime comprendono 214 ribelli appartenenti a Hayat Tahrir al-Sham e ad altre fazioni alleate, responsabili del lancio dell’offensiva; 137 membri delle forze filogovernative, che hanno risposto con altrettanta violenza; e, tragicamente, 61 civili, tra cui 17 morti solo nelle ultime ore.
In questo quadro drammatico, la condizione delle comunità cristiane in Siria diventa ogni giorno più precaria.
La distruzione del Collegio Terra Sancta ad Aleppo è solo l’ultimo esempio della minaccia che incombe su una minoranza storicamente radicata in questa regione.
I cristiani, già colpiti da decenni di emigrazione forzata, violenze e discriminazioni, si trovano ora schiacciati tra i raid aerei, le milizie jihadiste e l’indifferenza del mondo.
La loro sopravvivenza in questa terra sembra sempre più in bilico, un grido d’aiuto che risuona in un silenzio assordante.