Cosa hanno in comune Greta e Hamas?
Non è strano che la stragrande maggioranza dei movimenti ecologisti appoggi tutte le cause più sbagliate.
Dal sostegno ad Hamas, alla lotta per i “diritti” Lgbt, sino al supporto dell’ideologia woke (quella, per intenderci, che vuole abbattere statue, cancellare la storia e criminalizzare l’uomo bianco e la società patriarcale).
E perché non è strano?
Perché al fondo di tutti questi movimenti c’è un comune denominatore: l’odio verso la civiltà cristiana occidentale.
Ovviamente si tratta di gruppi che nascono in Occidente, fatti da occidentali e che ricevono finanziamenti dall’Occidente. Segno che la nostra civiltà ha un cancro. Molto avanzato. E che va curato al più presto.
Prendiamo ad esempio Greta Thunberg.
L’eco-attivista ha pubblicato una foto in cui tiene un cartello con scritto: “Io sto con Gaza”.
“Oggi protestiamo in solidarietà con la Palestina e Gaza. Il mondo intero deve far sentire la sua voce e chiedere un cessate il fuoco immediato, e la giustizia e la libertà per i palestinesi e tutti i civili colpiti dal conflitto”, recita la didascalia del post.
Nessuna parola contro i terroristi di Hamas. Nessuna parola per le vittime israeliane. Nessuna parola contro il fondamentalismo islamico. Insomma, nessuna imparzialità: per Greta i cattivi stanno da una parte sola. E così anche i buoni.
Comportandosi in questo modo, peraltro, rende un pessimo servizio proprio alla causa del popolo palestinese, che viene strumentalizzato e danneggiato proprio da Hamas e dai regimi estremisti islamici.
Ma non finisce qui.
Perché è notizia di qualche giorno fa che il movimento ecologista radicale Extinction Rebellion in Olanda si è schierato contro Israele e a favore della Palestina. Una battaglia, questa che avrebbe poco a che vedere con il clima e l’ambiente.
Ma, come ha dichiarato tempo fa il cofondatore del movimento, Stuart Basden, Extinction Rebellion non riguarda affatto il clima. Si tratta piuttosto di un movimento volto a sconfiggere la supremazia bianca, il patriarcato, l’eurocentrismo, l’eteronormatività e la gerarchia di classe.
Insomma, si tratta di una guerra contro la civiltà occidentale. Che è in crisi nera, lo sappiamo. Ma è anche l’ultimo resto, per quanto appannato e deturpato, della civiltà cristiana. Che ecologisti, islamisti, e compagnia cantante vogliono cancellare per sempre.