Dal G7 alleanza totale contro l'immigrazione clandestina!

Dal G7 alleanza totale contro l'immigrazione clandestina!

Questo G7 segna un punto di svolta storico nella lotta contro l’immigrazione clandestina, grazie anche all'intraprendenza e alla leadership dell’Italia.

Un passo decisivo verso un futuro in cui il diritto a non emigrare e la lotta ai trafficanti di esseri umani sono finalmente riconosciuti come priorità globali.

Infatti, per la prima volta la Presidenza italiana, attraverso la figura di Giorgia Meloni, ha portato al centro del G7 il contrasto all’immigrazione irregolare, ottenendo un impegno comune straordinario nel concentrare gli sforzi per garantire il diritto a non emigrare e per rafforzare la cooperazione nella lotta ai trafficanti di esseri umani.

Con grande determinazione, ha messo in luce la necessità di affrontare il problema alla radice, sottolineando che il fenomeno dell’immigrazione clandestina è alimentato da organizzazioni criminali che sfruttano la disperazione di milioni di persone.

Così, il G7 si chiude con l’impegno di costruire una “Coalizione anti-trafficanti di uomini”. Un risultato concreto che fa dell’Italia una Nazione determinante nel contrasto all’immigrazione clandestina.

Questo straordinario traguardo rappresenta una vittoria non solo per l'Italia, ma per l'intera comunità internazionale che riconosce l'urgenza di agire uniti contro questa piaga moderna.

Proprio Giorgia Meloni ha dichiarato con orgoglio: “Per la prima volta nella storia, il G7 ha parlato di flussi migratori. Abbiamo convenuto che è necessario costruire un coordinamento a livello internazionale e sviluppare una strategia nuova, basata su diverse direttrici. Partiamo dalla necessità di costruire un’alleanza globale contro i trafficanti di esseri umani e di mettere così a sistema gli sforzi per contrastare una piaga che alimenta i flussi di migrazione illegale e rappresenta una nuova forma di schiavitù.”

Le sue parole hanno risuonato con forza, evocando un senso di urgenza e determinazione verso un tema troppo spesso ignorato e sottovalutato.

Il G7 approva con entusiasmo la strategia italiana, un riconoscimento che rafforza la posizione dell’Italia come leader nella lotta contro l'immigrazione clandestina.

Il nostro Paese è tornato a contare sulla scena mondiale, dimostrando che con determinazione e visione, è possibile influenzare positivamente le politiche globali.

Ma anche dall’Europa giungono segnali positivi!

Il Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha infatti dichiarato: “È positivo che il G7 affronti il tema chiave della migrazione. Dobbiamo lavorare come partner per affrontare le cause profonde, combattere i trafficanti di esseri umani e lavorare su percorsi legali. Il patto Ue su migrazione e asilo rappresenta un importante passo avanti, integrato da forti partenariati con Paesi terzi.”

Le sue parole sottolineano l'importanza di una collaborazione transnazionale e l’impegno dell’Europa nel sostenere iniziative concrete per affrontare il fenomeno migratorio in modo efficace e tangibile.

Dobbiamo assolutamente continuare su questa strada. Solo così potremo costruire un'Italia forte, unita e sicura, capace di affrontare la battaglia in difesa della cultura italiana e della sua tradizione cattolica con determinazione.

La nostra battaglia contro l'immigrazione sta andando nella direzione giusta. Ma non possiamo abbassare la guardia!

Per questo, se non l’hai ancora fatto, ti invitiamo a firmare subito la petizione indirizzata al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per chiedergli di adottare tutte le misure necessarie per fermare le ondate massicce di immigrati clandestini che mettono a rischio la sicurezza e la stabilità del nostro paese.

Lo stesso ministro Piantedosi, in un'intervista al quotidiano Il Messaggero, ha annunciato un nuovo piano, che verrà presentato al G7 interni, per contrastare il traffico di essere umani.

Queste le sue parole: “La riunione che presiederò con i colleghi di Usa, Regno Unito, Francia, Germania, Canada, Giappone si terrà a ottobre, e quindi traccerà delle linee di cooperazione concreta, valorizzando la collaborazione tra le nostre forze di polizia. Un po' come facciamo nella lotta contro le organizzazioni criminali transnazionali che si occupano di altri tipi di traffici. E lo faremo condividendo con il resto del mondo l'insegnamento del giudice Giovanni Falcone, quel follow the money che usa le indagini finanziarie per arrivare ai vertici delle organizzazioni criminali.

Ma anche sottolineando l'importanza della cosiddetta capacity building. Ovvero infittire la trama delle forze di sicurezza presenti nei Paesi di origine e transito. Un'azione di addestramento in buona sostanza, che permetta a questi Paesi non solo di aumentare la loro capacità investigativa ma pure, attraverso la fornitura di nuove dotazioni, di rinnovare la loro organizzazione interna.”

Queste parole certificano senza ombra di dubbio che la buona battaglia contro l'immigrazione clandestina sta andando nella direzione giusta! Noi cittadini abbiamo il diritto di vivere liberi e sicuri. E lo Stato ha il dovere di garantircelo.

Non possiamo più tollerare l'immigrazione incontrollata che sfrutta il nostro sistema e mette a dura prova le nostre risorse.

Continueremo a far sentire la nostra voce e a lottare affinché il nostro impegno si traduca in risultati tangibili e concreti, come quelli che stiamo già iniziando a vedere.


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