Dopo la Francia, anche la Scuola olandese inghiottita nel vortice dell’islamizzazione

Dopo la Francia, anche la Scuola olandese inghiottita nel vortice dell’islamizzazione

E' ormai innegabile, l’Europa è terra di conquista per l’islam, che ha le idee ben chiare, ma soprattutto una ben precisa strategia politica da attuare.

Della situazione drammatica, che sta devastando la Francia, abbiamo già parlato nei giorni scorsi. Ma le cose non vanno meglio in Olanda.

Qui nel prossimo anno scolastico apriranno ben 9 nuove scuole primarie islamiche. Si tratta di un numero record, che porterà a 14 il totale di quelle approvate da Ministero dell’Istruzione.

Sono tutte finanziate con soldi pubblici dal governo, in base alla nuova legge «Più spazio per le nuove scuole», varata nel 2021 proprio per snellire alquanto le procedure.

Secondo il quotidiano Trouw, di questo passo potrebbero diventare in tutto un centinaio già entro il 2026. Mai vista una cosa simile!

Col nuovo anno scolastico potrebbe partire infatti anche un’istruzione secondaria islamica. In diverse città. Sono istituti ancora in attesa di approvazione, ma confidano tutti in un esito positivo.

Il che sta preoccupando alquanto una ventina dei Comuni, in cui hanno sede. Comuni, che hanno avanzato una protesta formale.

Ma niente! Sono tutte scuole autorizzate, quindi in regola a tutti gli effetti. A patto – si dice - che “rispettino la legge”.

Legge, che tuttavia non tiene conto del processo d’islamizzazione in corso qui, come nel resto d’Europa. Perché le iniziative islamiche come queste vengono tutte approvate senza riserve?

Perché il governo olandese finanzia scuole, che, col pretesto della “diversità”, aumentano di fatto l’influenza di una religione ostile ai Valori, alla storia ed alla fede occidentali?

È chiaro a tutti come la didattica ed il programma educativo proposto in questi centri si ponga in pieno ed aperto contrasto con la nostra civiltà cristiana.

Il liceo “Cornelius Haga” e l’istituto “Ibn Ghaldoun” ne sono già un esempio, come ha denunciato l’agenzia «Cultuur onder Vuur».

Qui sarebbero emersi legami con reti terroristiche, contenuti didattici radicalizzanti ed integralisti, frodi agli esami e cattiva gestione finanziaria.

L’obiettivo lo ha chiarito bene nei giorni scorsi il ministro francese Retailleau: «L’obiettivo finale è far inginocchiare l’intera società alla legge della sharia», ha detto.

Dobbiamo opporci a questo piano! Tutti insieme! Per farlo abbiamo almeno due soluzioni concrete.

La prima consiste nel sottoscrivere, se non lo hai ancora fatto, la petizione «Basta islamizzazione a scuola!», promossa da Pro Italia Cristiana.

In essa si chiede al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, di intervenire in tutte le sedi, affinché, almeno la Scuola in Italia non diventi come quelle francese e olandese.

Il secondo modo consiste nel far sapere a tutti quel che sta accadendo e nel trovare nuovi amici, pronti ad unirsi a noi per combattere questa battaglia di civiltà!

Per questo intendiamo incrementare la nostra vasta campagna di sensibilizzazione tramite i social, che rappresentano il mezzo più veloce ed efficace, per raggiungere tanti in poco tempo.

Quest’operazione ha però un costo importante, per sostenere il quale ti chiediamo un aiuto.

È urgente. Secondo il programma televisivo «Nova», in Olanda il 30% dei consigli d’amministrazione delle scuole islamiche sarebbe collegato a cellule estremiste straniere.

Le telecamere hanno mostrato un libro di testo, in cui era scritto: «Il Profeta ha detto: “Sono stato incaricato di far guerra alle genti, finché non riconosceranno che Allah è l’unico Dio”»!

Ai bambini vengono insegnate queste cose! La diffusione delle scuole islamiche in Europa riflette dunque un problema più ampio e grave: il declino della cultura, della fede e dell’identità cristiana.

Se 1 nuova scuola su 3 nei Paesi Bassi è islamica, cosa ne sarà del futuro dell’istruzione? E lo stesso accade in Francia. Ovunque, se non vi poniamo subito freno!

Questa non è tolleranza, né libertà religiosa, questo vuol dire perseguire il suicidio sociale di un’Europa priva di spina dorsale.

L’insegnamento cattolico riconosce nell’amore verso la propria terra, la propria gente, la propria Patria una virtù. Il che significa anche cominciare a porre dei limiti, a fissare dei paletti.

Dimostriamo almeno noi di avere a cuore la nostra libertà, i nostri Valori, la nostra cultura, la nostra identità, la nostra fede in Cristo! Subito!

 

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