Fermiamo il terrorismo islamico. Prima che sia troppo tardi…

Fermiamo il terrorismo islamico. Prima che sia troppo tardi…

Secondo noi, v’erano pochi dubbi e quei pochi, ora, sono stati comunque tutti fugati.

I “Fratelli Musulmani” sono un’organizzazione terroristica. Lo afferma chiaramente il disegno di legge americano denominato Muslim Brotherhood Terrorist Designation Act.

È stato presentato lo scorso 16 luglio dal senatore Ted Cruz, presidente della Sottocommissione per le Relazione estere del Senato Usa sull’Africa e la Politica Globale sulla Salute.

Sono proprio i Fratelli Musulmani a finanziare con un’abile azione di fundraising gruppi estremisti come Hamas, ad esempio.

E sono sempre loro a cercare di rovesciar governi, in una parola a rappresentare una grave minaccia per la stabilità e la sicurezza internazionale. Si legge nel disegno di legge:

«Gli alleati americani in Medio Oriente ed in Europa hanno già etichettato la Fratellanza come organizzazione terroristica e gli Stati Uniti dovrebbero fare lo stesso e farlo rapidamente».

In effetti, tale sigla è già stata dichiarata fuorilegge in Bahrain, Egitto, Russia, Siria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Tagikistan, Giordania ed Uzbekistan.

E noi cosa aspettiamo? Nel tempo i Fratelli Musulmani hanno sviluppato una rete transnazionale con vari gruppi affiliati in oltre 70 Paesi.

Il loro fondatore, Hassan al-Banna, già nel 1928 definì una «priorità assoluta» quella di rifondare il califfato islamico, come è scritto sul sito ufficiale degli stessi Fratelli Musulmani.

Sognava la sharia e il jihad, che, a suo dire, era «un precetto di Allah ed un obbligo per ogni musulmano: non può essere ignorato, né eluso».

Sulla stessa linea si pose il più importante teorico del gruppo, Sayyid Qutb, che infatti, negli Anni Cinquanta-Sessanta, promosse il jihad come forza offensiva contro i governi arabi laici.

Nel 2018, durante un’udienza alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti sulla sicurezza nazionale, l’allora deputato Ron DeSantis disse:

«La Fratellanza musulmana ha pianto la morte di Osama bin Laden ed i suoi leader giustificano la violenza rivoluzionaria sotto la legge della sharia».

Non solo: «Ha predicato l’odio verso gli ebrei, negato la Shoah e invocato la distruzione di Israele». Temi, come sai, di drammatica attualità, purtroppo. Soprattutto oggi…

Ha affermato ancora DeSantis: «Possiamo discutere sul modo migliore per contrastare questa minaccia, ma limitarsi ad ignorarla non è una risposta accettabile».

Leggiamo queste parole e ci chiediamo: noi cosa stiamo facendo? Possiamo restare insensibili a tutto questo? V’è un disastro incombente, se non facciamo la nostra parte: ce ne rendiamo conto?

Crediamo che noi siamo chiamati ad un compito importante: farci sentire, alzare la voce. Come? In un modo molto semplice.

Prima di tutto firmando la petizione «Basta con la sottomissione all’islam!», promossa da Pro Italia Cristiana.

È indirizzata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché tuteli i valori fondamentali dell’identità e della cultura italiana a fronte del tentativo di islamizzazione in corso.

Perché la petizione abbia successo occorre però sensibilizzare le coscienze, informare le persone, far conoscere questa iniziativa.

Per far questo intendiamo lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione tramite i social. Il costo di quest’operazione è però superiore alle mie forze, per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto!

È molto importante: già nel 2021 un rapporto elaborato dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei ha strappato la maschera.

«La Commissione europea – vi è scritto - ha erogato ingenti somme di denaro per finanziare le organizzazioni dei Fratelli Musulmani o conferendo loro ed ai loro membri poteri diversi».

Ed ancora: «I gruppi legati ai Fratelli Musulmani in Europa hanno accesso a significative risorse finanziarie».

Tra questi, secondo il rapporto, il Consiglio dei Musulmani Europei, il Consiglio europeo per la Fatwa e la Ricerca, il Forum degli Studenti Musulmani e quello delle Donne Musulmane.

E poi ancora l’Islamic Relief, l’Università islamica di Gaza, la Lokahi Foundation e la Muslim Association of Ireland Friendly Society, che pure ricevono finanziamenti dall’Ue.

Ecco quel che sta accadendo in Europa, in modo silenzioso. Tutto questo mentre i Fratelli Musulmani rialzano la testa nel mondo.

Ciò è avvenuto soprattutto dopo la presa del potere in Siria, nel 2024, da parte di Hay’at Tahrir al-Sham, affiliata ad al-Qaeda e grazie al sostegno della Turchia di Erdogan.

Come possiamo far finta di nulla e starcene con le mani in mano di fronte a questa rete pianificata mirata alla sovversione dell’Occidente, della sua storia, della sua cultura e della sua fede?

Fermiamo il terrorismo islamico. Prima che sia troppo tardi…

 

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