Fermiamo la jihad! Alziamo la voce!

Fermiamo la jihad! Alziamo la voce!

Apriamo gli occhi! L’antico adagio latino è chiaro: «Contra facta non valet argumentum» ovvero non c’è chiacchiera che tenga di fronte ai fatti. E i fatti sono lì da vedere, nella loro evidenza.

Il grave attentato accaduto a Mosca, con circa 150 morti ed un centinaio di feriti, al di là di ogni valutazione, porta inconfondibilmente la firma dell’Isis e della jihad islamica.

Nei giorni scorsi in Francia un egiziano di 62 anni è stato arrestato per sospetto terrorismo. È accusato di aver pianificato un attentato alla cattedrale di Notre-Dame, a Parigi, e di essere collegato all’Isis.

Davanti ad ogni chiesa di Francia, del resto, il ministero dell’Interno ha piazzato un ufficiale di Polizia, poiché gli edifici sacri sono considerati obiettivi prioritari dalla jihad.

E l’allarme anti-terrorismo islamico è scattato in tutta Europa ai massimi livelli.

L’augurio espresso in occasione del Ramadan dal Dicastero vaticano per il dialogo interreligioso con un messaggio di «vicinanza ed amicizia» non trova riscontro nel mondo reale.

Nel testo diffuso, il Dicastero vaticano auspicava che «digiuno ed altre pratiche pie durante il mese di Ramadan e la celebrazione di Id al-Fitr che lo conclude» portassero «abbondanti frutti di pace, speranza e gioia».

Ma non ci può essere pace in un mondo insanguinato dal terrorismo islamico, rendiamocene conto!

Vogliamo aprire gli occhi? Non è certo il momento d’abbassare la guardia!

È invece il momento giusto per ribadire con forza la nostra identità cristiana, la nostra cultura e le nostre tradizioni.

C’è chi vorrebbe cancellarle e rimpiazzarle con usi e costumi a noi del tutto estranei. Anche in spregio a tutte le regole.

Non a caso, a proposito della scuola di Pioltello, che ha confermato la chiusura per l’ultimo giorno del Ramadan, in un’intervista il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha proprio parlato di questo: «Io sono per il rispetto delle regole», ha detto, per cui quella chiusura «non si sarebbe dovuta fare».

E per questo il senatore La Russa si è schierato anche a favore della proposta di un tetto per la presenza degli studenti stranieri in ogni aula, evitando così che si formino classi-ghetto.

Alzando la nostra voce, facciamo sentire meno solo anche chi rappresenta le istituzioni. Ecco perché è importante essere uniti e dire, tutti insieme: “No al Ramadan!».

Del resto, è evidente il progetto di Cancel culture in atto. Vogliono strapparci ciò in cui crediamo, ciò da cui veniamo, ciò che siamo. Non possiamo permetterlo!

Anche tu puoi dire “no al Ramadan”, con noi, aderendo alla petizione di Pro Italia Cristiana!

È molto semplice: basta un click! Un piccolo gesto per un grande risultato!

Rendendo più forte la protesta, difenderai gli autentici Ideali dell’Occidente cristiano.

Questa è una battaglia di civiltà. Per questo è importante! E per questo chiediamo a chi, come te, condivide i nostri stessi Valori, di aiutarci a combatterla!

Facciamo sentire con forza la nostra voce! Aderisci anche tu alla petizione di Pro Italia Cristiana!


Attribuzione Immagine: IStock
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