Accoglienza, accoglienza ... e poi?
Quello che è accaduto alla stazione centrale di Milano lunedì scorso dovrebbe farci riflettere.
Non si tratta di fare propaganda, né di essere populisti, ma… chi è stato a terrorizzare la folla e ad accoltellare ben sei persone, di cui due gravemente?
È stato un marocchino di 23 anni, immigrato clandestino, senza fissa dimora e con precedenti penali.
Questo identikit i giornali hanno cercato di tenerlo nascosto il più possibile, chissà perché…!
Forse la ragione va individuata nel fatto che non si vuole parlare della piaga dell’immigrazione clandestina, che uno Stato degno di questo nome non può accettare.
Così come non può tollerare che vi siano scafisti, veri e propri trafficanti di esseri umani, che lucrano sulla pelle di poveri disgraziati.
Lo ha detto anche papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa: “I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti! I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte!”
L’ultimo rapporto della Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multiculturalità) sulle migrazioni 2022, presentato all’Università Cattolica di Milano lo scorso mercoledì 1° marzo, conferma una crescita del numero di sbarchi in Italia. Nel 2022 sono stati 105.129 (il 55,8% in più rispetto al 2021).
Inoltre, i dati del cruscotto statistico giornaliero (questo il nome ufficiale) prodotto dal Ministero dell'Interno dicono che alla data del 28 febbraio, erano 14.433 i migranti sbarcati in Italia. Il triplo rispetto ai 5.474 del 2022 e ai 5.033 dello stesso periodo dell'anno precedente.
Anche l'agenzia di guardia di frontiera europea Frontex, nel suo ultimo report mensile, segnala un incremento degli arrivi lungo la rotta del Mediterraneo centrale, quella cioè che porta dalle coste libiche e tunisine a quelle italiane. Nel solo mese di gennaio di quest’anno sono stati 4.526 quelli che hanno percorso questa rotta, in aumento del 49% rispetto allo stesso mese del 2022.
Insomma, dati non troppo rassicuranti.
Bisogna poi notare che i maggiori flussi di migranti provengono da Egitto (20.542), Tunisia (18.148) e Bangladesh (14.982). Questi tre, però, sono Paesi sicuri e non dovrebbero permettere la partenza di clandestini, così come non dovrebbe permetterlo la Turchia (vedi il dramma di Cutro, su cui si sta ancora discutendo molto).
E purtroppo un certo legame tra immigrazione irregolare e criminalità esiste, con buona pace di certi benpensanti di sinistra, i quali continuano a dire che anche gli italiani delinquono. Questa è un’ovvietà naturalmente, ma non si vede perché dovremmo aumentare i problemi nelle nostre carceri, già disastrate, con i clandestini, che non hanno alcun titolo per restare sul nostro territorio.
Occorrono meno buonismo e più rigore. Questo a vantaggio non solo dei cittadini italiani, ma degli stessi immigrati.
Parliamo tanto di accoglienza, ma di fatto chi viene da noi spesso non si sa dove finisce e a fare cosa. Altro che integrazione…
E se continuiamo ad essere lassisti nel lasciare entrare tutti senza alcun controllo, poi è normale che si avrà difficoltà a vigilare e garantire la sicurezza.
Quello che è accaduto a Milano non deve più verificarsi, in nessuna stazione d’Italia.
Noi cittadini abbiamo il diritto di vivere liberi e sicuri. E lo Stato ha il dovere di garantircelo.