Immigrazione irregolare: numeri in calo in Europa, ma l’Italia affonda!

Immigrazione irregolare: numeri in calo in Europa, ma l’Italia affonda!

E' vero, i numeri dell’Europa sembrano incoraggianti.

Nel 2024, secondo il rapporto dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA), le richieste di protezione internazionale nell’UE sono calate dell’11%, scendendo a poco più di un milione rispetto all’anno precedente.

E il dato che colpisce di più: gli attraversamenti irregolari delle frontiere esterne dell’Unione sono diminuiti del 38%, soprattutto sulle rotte del Mediterraneo centrale e dei Balcani.

Tutto questo dovrebbe farci tirare un sospiro di sollievo… ma la verità è che l’Italia non ha alcun motivo per esultare.

Mentre altri Paesi blindano le frontiere e accelerano sulle procedure di gestione, in Italia la situazione resta ancora molto problematica.

Infatti, nel 2024, l’Italia ha visto un aumento del 17% delle domande di asilo. Le pratiche pendenti sono schizzate da 162.000 a oltre 227.000.

Una montagna di fascicoli che blocca uffici già in affanno, con personale ridotto e risorse insufficienti.

Non è un caso se lo stato di emergenza, proclamato nel 2023, è stato prorogato anche per il 2025.

Siamo al limite, e i numeri lo dimostrano!

Mentre l’Europa parla di risultati “storici” e “nuova gestione delle frontiere”, in Italia la realtà è un’altra: centri di accoglienza al collasso, territori lasciati soli e cittadini che non sanno più a chi rivolgersi.

Proprio di fronte a questa emergenza, non possiamo restare fermi a guardare!

Per questo, ti invitiamo, se non l’hai ancora fatto, a firmare subito la petizione “Fermiamo l’immigrazione irregolare!” ed unire la tua voce a chi chiede serietà, protezione e un futuro più sicuro per l’Italia.

È il momento di dimostrare che l’Italia non vuole subire, ma reagire!

E per dare ancora più forza a questa campagna, abbiamo bisogno del tuo aiuto: con il tuo sostegno potremo potenziare sempre più la nostra già vasta campagna di sensibilizzazione online, tramite Facebook.

Ogni contributo ci permette di informare, fare pressione sulle istituzioni e non lasciare che questo problema venga ignorato. Aiutaci a difendere l’Italia!

E non siamo solo noi a lanciare l’allarme.

Dal palco dell’Assemblea generale dell’ONU, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è rivolto all’intera Europa, dicendo con chiarezza: L’immigrazione sta distruggendo il vostro patrimonio. Se non fermate persone che non avete mai visto prima, con cui non avete nulla in comune, il vostro Paese fallirà”.

Parole che possono sembrare dure, ma che risuonano come un campanello d’allarme.

Perché la verità è che non possiamo più permetterci di essere i buoni di turno mentre il nostro Paese va in difficoltà.

Non si tratta di mancanza di solidarietà, ma di responsabilità verso i cittadini, verso la sicurezza, verso il futuro dell’Italia stessa.

E finché l’Europa non capirà che l’Italia non può essere lasciata sola a gestire tutto questo, la crisi non finirà mai.

Servono frontiere sicure, regole certe e un’Europa finalmente unita, capace di proteggere i propri confini e di sostenere davvero chi è in prima linea.

Perché senza azioni concrete, i dati di oggi resteranno solo statistiche vuote, mentre l’Italia continuerà a pagare il prezzo più alto.

L’Italia deve tornare padrona del proprio destino, prima che sia troppo tardi!

 

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