In Europa vescovi costretti a chiedere tutela contro l’odio anticristiano!
Ci addolora leggere notizie come questa…
La Comece, l’organismo che riunisce le Conferenze episcopali di tutta Europa, lo scorso 4 dicembre ha formalmente chiesto che nel Vecchio Continente l’odio anticristiano abbia fine.
Questo purtroppo conferma ciò contro cui Pro Italia Cristiana si batte da tempo ovvero il fatto che nell’Occidente, storicamente culla della Cristianità, i fedeli battezzati vengano oggi perseguitati.
Noi troviamo tutto questo un’assurdità, un nonsenso. Ci piacerebbe sapere anche il tuo parere in merito.
Certo, non siamo ai tempi di Nerone e di Diocleziano, per ora non c’è spargimento di sangue, nessuno viene dato in pasto alle bestie.
Vi sono però atti di violenza, condanne, multe salatissime, carcere, licenziamenti,… La morte non è fisica, ma civile. Con tutto quel che ne consegue per le vittime e per le loro famiglie.
Trovarsi senza lavoro o rinchiusi in una cella solo per aver pregato silenziosamente davanti ad una clinica in cui si praticano gli aborti, questo è sicuramente un esempio di persecuzione!
Tanto da spingere i Vescovi dinanzi al Parlamento europeo, a Bruxelles, addirittura a chiedere la nomina di un coordinatore Ue per la lotta contro l’odio anticristiano! Siamo a questi punti!
«Crediamo che sia giunto il momento di fare questo passo. Non si tratta di vittimismo, ma di parità di accesso agli strumenti di tutela», ha dichiarato ad una sola voce la Comece.
La tolleranza per tutti si è trasformata, di fatto, nella persecuzione contro qualcuno, nello specifico contro i nostri fratelli nella fede, la cui unica colpa è quella di credere in Gesù crocifisso.
Non possiamo sopportare oltre discriminazioni ed abusi. Protestiamo a voce alta contro questo odio cieco, scatenato contro l’identità, la cultura, la storia e le tradizioni dell’Europa cristiana!
Per questo abbiamo deciso di lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione tramite Facebook, uno strumento sicuro, veloce ed efficace. Ma ciò ha un costo, che da soli non riusciamo a sopportare. Insieme, invece, ce la possiamo fare!
È importante, perché non avvenga in Europa (e, se ci pensi, non è una prospettiva poi molto remota!) quel che accade, ad esempio, in Nicaragua.
Qui il dittatore comunista Daniel Ortega ha ordinato che entro il primo gennaio tutte le religiose lascino il Paese. Senza un motivo vero, senza una logica, senza un perché. Solo in quanto religiose!
Si tratta di un ultimatum, che lascia alle suore davvero poco tempo per preparare il loro esilio. Le loro proprietà verranno tutte confiscate dal regime, le loro organizzazioni no-profit azzerate.
Nei giorni scorsi, sempre in Nicaragua, due sacerdoti, Asdrúbal Zeledón Ruiz e Floriano Ceferino Vargas, sono stati esiliati.
Ad altri loro quattro confratelli è stato negato il permesso di rientrare nel Paese. Dall’aprile 2018 ad oggi più di 250 religiosi sono stati costretti a lasciare il Nicaragua.
Vogliamo trasformare così anche l’Europa? Vogliamo che l’odio anticristiano divenga anche qui simile ad un regime come quello sandinista?
Non possiamo permetterlo ed è ora il momento giusto per dire “basta”, per impedire il suicidio dell’Europa!
Abbiamo bisogno del tuo aiuto, per lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione che apra gli occhi a molti e mobiliti una massiccia protesta contro ogni forma di angheria, violenza e sopruso.
Sono molti, troppi gli atti di discriminazione e le ingiustizie commessi contro i cristiani in una terra, la nostra, che viceversa deve alla fede secoli di pace, di cultura e di sviluppo armonico.
Non possiamo disperdere questo patrimonio prezioso. Coraggio, dacci una mano anche tu!