Islam e Sinistre all’attacco del S. Natale in tutta Europa

Islam e Sinistre all’attacco del S. Natale in tutta Europa

Ce ne rendiamo sempre più chiaramente conto…

Dobbiamo tenerci alle Tradizioni della nostra Fede e difenderle con le unghie e con i denti!

Soprattutto contro i due nemici, che cercano di strapparcele: l’islam e le Sinistre. I loro sono attacchi fortemente ideologici, mirati per cancellare l’avvenimento cristiano!

Partiamo dall’islam, che di tutto questo ha dato prova proprio nei giorni scorsi. Ho di fronte agli occhi le vergognose immagini giunte tramite i social da Vienna.

Nessun grande media ne ha parlato, né giornali, né televisioni. Ma quel che è successo è veramente grave.

Un gruppo di manifestanti musulmani ha circondato i mercatini di Natale allestiti nella capitale austriaca, invocando la jihad islamica.

Striscioni, bandiere della Palestina, cartelli pro-Pal, urla inneggianti alla “rivoluzione”… Che desolazione, vero?

La scelta del luogo per questa disgustosa messinscena non è stata casuale. Davvero mi rendo sempre più conto di come il S. Natale sia nel mirino delle frange islamiche ed anarchiche.

Il richiamo alla nascita di Nostro Signore Gesù Cristo, soprattutto in questo periodo dell’anno, è troppo chiaro e troppo evidente. Per questo risulta “scomodo” a tanti, troppi.

Anche in Germania l’islam ha colpito ancora! Molti mercatini di Natale sono stati cancellati. È accaduto ad Overath, dove da secoli li si organizzava presso la chiesa parrocchiale di St. Walburga.

Ma sono in forse anche a Berlino, Amburgo, Dortmund e Rostock. E questa è la conseguenza degli attentati di matrice islamica compiuti a Berlino nel 2016 ed a Magdeburgo l’anno scorso.

In quegli assalti jihadisti ai mercatini di Natale persero la vita complessivamente 19 persone e 356 furono i feriti. Da allora le misure di sicurezza sono diventate molto più esigenti.

Tra transenne, personale addetto alla vigilanza ed annessi e connessi, i costi nessuno se li può più permettere. Si parla di almeno 20 mila euro solo per la sicurezza.

Per cui, in un modo o nell’altro, il terrorismo islamico ha ottenuto quel che cercava: far sparire le tradizioni legate al S. Natale e quindi a Cristo fattosi Uomo.

Non è stato risparmiato nemmeno il Presepe blasfemo e surreale allestito a Bruxelles, nella Grand-Place. Ne avrai sentito parlare…

I protagonisti della Sacra Famiglia, infatti, vi sono stati raffigurati senza volto, sostituito con sagome fatte di stoffe multicolori, proprio per renderli “inclusivi”.

Bersaglio mancato: anche se la grande stampa non ne ha parlato, persino qui ignoti lo scorso 29 novembre hanno decapitato il pupazzo raffigurante Gesù e ne hanno portato via la testa.

Sradicare l’identità di S. Giuseppe, della Madonna e di Gesù Bambino riducendoli ad uno sconvolgente anonimato pro-meticciato non è bastato a fermare la mano criminale.

Perché quei panni, per quanto sfigurati, rimandavano pur sempre al fatto cristiano, al fatto cioè che 2025 anni fa Dio si è incarnato e si è fatto uomo.

E questo jihadisti e Sinistre, con il seguito di laicisti ed umanisti, proprio non lo possono sopportare, mossi da un fanatismo intollerabile!

Provo collera e sdegno, non te lo nascondo. Tutto questo mi fa tornare alla mente quel che è successo a Genova nei giorni scorsi! Anche qui, inutile dirlo, al potere c’è una giunta di Sinistra.

L’amministrazione Salis, per motivi puramente ideologici, ha cancellato il tradizionale Presepe di palazzo Tursi, sede principale del Comune.

Il perché lo ha detto espressamente: per una “scelta politica”! Il Presepe è un richiamo troppo forte e troppo chiaro alla Nascita di Cristo, per questo non lo ha voluto fare!

Ma noi dobbiamo avere a cuore le nostre tradizioni natalizie e tenerci proprio perché rappresentano uno dei segni più evidenti della nostra Fede!

Per questo ti invito a sottoscrivere subito, se non lo hai ancora fatto, la petizione «Giù le mani dal Presepe!», promossa da Pro Italia Cristiana.

È indirizzata al Sindaco di Genova, Silvia Salis, per invitarla a fare marcia indietro e ad allestire al più presto il Presepe a palazzo Tursi.

Aiutami a sostenere questa petizione con una vasta campagna di sensibilizzazione. Intendo lanciarla tramite i social, che consentono di raggiungere tanti in poco tempo.

Ma hanno un costo, che da solo non potrei sostenere. Per questo ho bisogno di una mano!

È urgente e sai perché? Perché non solo a Genova, anche a Béziers, in Francia, i Sindacati di Sinistra e la Lega per i Diritti Umani si sono scatenati contro l’allestimento del Presepe.

Il sindaco, Robert Ménard, lo ha voluto nel cortile del municipio, ma contro di lui è stato sferrato quello che ha definito un vero e proprio attacco “politico”.

Non solo. Sempre in Francia un altro primo cittadino, Nicolas Aeschlimann, alla guida di Asnières-sur-Seine, è stato trascinato in tribunale dalle Sinistre.

La sua “colpa”? Quella di aver scritto l’ovvio ovvero che «Natale è una festa che celebra la nascita di Gesù Cristo».

I fatti risalgono al 2023, ma solo pochi giorni fa, ben due anni dopo, la Corte d’Appello di Versailles ha riconosciuto le sue ragioni.

Ancora una volta i nipotini di Marx hanno dimostrato che, per loro, la libertà di opinione vale solo per chi canti col loro coro…

E che dire di quel che è capitato ad Amiens? Esattamente come a Bruxelles, anche qui nei giorni scorsi il Presepe è stato vandalizzato ed anche qui la statuetta di Gesù Bambino è stata decapitata.

La capanna, ove era stata allestita la Sacra rappresentazione, è stata sfondata, il plexiglass rotto ed i personaggi in legno gettati a terra.

Anche in questo caso, data la dinamica, non è difficile immaginare quale sia la matrice di un simile gesto… Tutto come da copione. Per questo noi oggi siamo chiamati a difendere con forza il Presepe!

Il senso di questo nostro gesto è molto chiaro: significa alzare idealmente lo stendardo e riaffermare con forza il cuore della nostra Fede, Dio incarnato e fattosi uomo, Gesù Bambino!

È, questa, una battaglia fondamentale contro ogni ideologia, in particolare quelle comunista, laicista e jihadista, e va combattuta!

Tutti insieme. Fino in fondo!

 

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