Jihad: siamo nel mirino!

Jihad: siamo nel mirino!

C’è l’Occidente nel mirino dell’Isis.

Lo sapevi? È scritto a chiare lettere nell’ultimo numero del suo settimanale, «al-Naba»: l’islam radicalizzato vuole portare qui, in America ed in Europa, il jihad, a cominciare dalla Francia.

Le parole sono feroci e senza appello: «Colpite gli ebrei ed i cristiani… Non risparmiateli, uccideteli con ogni mezzo: in auto, con un coltello, un’arma da fuoco o appiccando un incendio».

Col pretesto di Gaza, l’obiettivo è indicato con precisione: «I crociati, gli apostati e gli ipocriti». È una notizia, che ha messo in agitazione il Centro Analisi del Terrorismo di Parigi.

No a compromessi, no ad iniziative di tregua, no alla pace. Figuriamoci il rilascio degli ostaggi…! «Solo così – è scritto – la Palestina sarà liberata e gli ebrei espulsi dalla terra dei musulmani».

È evidente come tale visione si ponga in netto contrasto con la proposta dei “due Stati”, sostenuta da alcuni leader occidentali, tra i quali proprio il presidente francese, Emmanuel Macron.

Le parole si susseguono in un crescendo farneticante: «Sappiate che ogni infedele che uccidete li fa soffrire più di quanto i nostri attacchi possano fare qui».

Ed ancora: «Colpiteli con attacchi solitari come quelli che abbiamo visto prima a Parigi, Bruxelles ed in altri luoghi dei Paesi crociati».

Non so cosa tu possa pensarne, ma noi non ci stiamo a fare da bersaglio per questi pazzi, che credono di giocare al tiro a segno.

Noi oggi abbiamo un modo molto pratico per ridurre il rischio e tutelare la nostra incolumità: fermare in blocco l’immigrazione clandestina in Occidente.

È nelle sue fila, che si infiltrano pericolosi terroristi islamici, invasati pronti a spargere il sangue ed il terrore nelle nostre strade.

Per questo ti chiediamo di firmare al più presto, se non lo hai ancora fatto, la petizione «Fermiamo l’immigrazione irregolare!», promossa da Pro Italia Cristiana.

È indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, affinché si dia uno stop deciso ed immediato alla migrazione di clandestini nel nostro Paese.

Cominciamo da qui, perché è un buon inizio! Ma non basta. Occorre anche raggiungere quanta più gente possibile, per fare in modo che i numeri rendano la nostra azione ancora più incisiva.

Intendiamo farlo con i social, perché rappresentano il mezzo più veloce e sicuro per riuscire in questo proposito. Ma ha un costo, che da soli non riusciremmo a sostenere.

Per questo ti chiediamo di darci una mano e di sostenere, con la tua offerta, questa importante opera di sensibilizzazione.

È urgente fermare al più presto la macchina d’indottrinamento dell’Isis, che rappresenta tra l’altro la causa principale del tentativo di islamizzazione in atto in Occidente.

Il web è divenuto per gli integralisti musulmani un formidabile mezzo di radicalizzazione e di reclutamento di nuove leve, mentre Gaza costituisce un pretesto di vendetta.

Secondo Marc Hecker, direttore esecutivo dell’Ifri-Institut Français des Relations Internationales, la Francia è divenuta l’epicentro dello jihad per tre motivi.

Il primo è dovuto all’elevato tasso di immigrazione clandestina; il secondo è dovuto al laicismo fortemente ideologico vigente Oltralpe; il terzo è dovuto all’accusa (infondata) di “islamofobia”.

La Francia viene considerata un bersaglio-simbolo, per il fatto d’essere il Paese europeo con la più alta percentuale di popolazione musulmana.

Quanto scritto sul settimanale dell’Isis «al-Naba», ci ricorda che non siamo al sicuro. Non lo è l’Occidente, non lo è l’Europa, non lo è nessuno di noi.

Quello che viene lanciato dalle pagine di quella rivista è un vero e proprio grido di guerra, una evidente intimidazione rivolta a ciascuno di noi, è benzina gettata sul fuoco.

Lo jihad non colpirà il cuore cristiano dell’Europa!

 

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