
L'assassinio di Salwan Momika e la crescente intolleranza islamica!
L’esecuzione brutale di Salwan Momika in Svezia non è solo un omicidio: è un attacco frontale ai valori di libertà e democrazia su cui si fondano le società occidentali.
Momika, rifugiato iracheno di fede cristiana, ha pagato con la vita il suo atto di protesta contro l’intolleranza religiosa e il fanatismo.
Il prezzo della libertà di pensiero
Nell'estate del 2023, infatti, aveva profanato un Corano davanti alla moschea principale di Stoccolma, sostenendo di avere come obiettivo la religione islamica, non i musulmani e aggiungendo di voler proteggere la popolazione svedese dai messaggi del Corano.
Il suo assassinio, avvenuto in circostanze agghiaccianti e con possibili implicazioni internazionali, dimostra ancora una volta il pericolo rappresentato dall’estremismo islamico per la sicurezza e i diritti fondamentali delle democrazie europee.
Non è accettabile che un uomo venga giustiziato per aver esercitato il diritto di espressione!
L’intimidazione radicale e la reazione delle istituzioni
La sua morte non è solo un atto di violenza, ma un segnale di intimidazione lanciato a chiunque osi sfidare il dogmatismo radicale, un colpo inferto a ogni nazione che difende la libertà di pensiero.
Il governo svedese ha riconosciuto la gravità dell’accaduto, coinvolgendo immediatamente i servizi segreti nelle indagini.
La dichiarazione del vice primo ministro Ebba Busch, che ha definito l’omicidio una minaccia alla democrazia, evidenzia la dimensione politica e ideologica della vicenda.
Questo barbaro assassinio non può essere minimizzato o ridotto a un semplice fatto di cronaca nera!
L’estremismo islamico come minaccia globale
È il sintomo di una crescente aggressione alla libertà occidentale, perpetrata da chi vuole imporre con la violenza le proprie convinzioni.
Se l’Europa cede su questo punto, se accetta il silenzio per paura di ritorsioni, allora il futuro sarà segnato da un pericoloso arretramento dei principi democratici.
Oggi più che mai è necessario ribadire con forza che la libertà di espressione non si negozia e che nessuno deve morire per aver denunciato l’intolleranza.
La morte di Salwan Momika deve essere un campanello d’allarme: il radicalismo islamico è una minaccia reale, e chi lo sottovaluta mette a rischio il futuro della nostra civiltà.
Per fermare questa deriva pericolosa, è fondamentale unire le forze, sensibilizzare l’opinione pubblica e contrastare il radicalismo in ogni sua forma. Ma per farlo, abbiamo bisogno di TE!
La tua donazione ci aiuterà ad alimentare la nostra già vasta campagna di sensibilizzazione online per informare più persone possibili della grave minaccia a cui stiamo andando incontro. Non permettere che il silenzio diventi la norma!
Il futuro della nostra libertà dipende da azioni concrete e, insieme, abbiamo il potere di fare davvero la differenza!