Manuali di sottomissione: così vengono "educate" le donne nell’Islam

Manuali di sottomissione: così vengono "educate" le donne nell’Islam

Negli ultimi tempi abbiamo assistito a una realtà che dovrebbe farci riflettere profondamente. 

In trasmissioni televisive, come Dritto e Rovescio, sono stati mostrati documenti e testimonianze che raccontano come, in alcune comunità islamiche, vengano diffusi veri e propri manuali di comportamento per le donne. 

Non parliamo di tradizioni lontane o di racconti di altri tempi: oggi, attraverso i social network, circolano post, video e persino libri che insegnano quale dovrebbe essere il “ruolo ideale” della donna musulmana nel matrimonio e nella società.

E ciò che emerge lascia sgomenti:

  • “Maschi dominanti”: secondo questi testi, l’uomo ha il diritto di comandare nella famiglia. La moglie deve obbedire, senza discutere.
  • Poligamia normalizzata: viene presentata come una soluzione accettabile, per esempio se una moglie non può “soddisfare” le necessità del marito.
  • Punizioni corporali: in alcune circostanze, la donna può perfino essere “corretta” fisicamente, come se fosse un possesso e non una persona con pari dignità.
  • Libertà sotto controllo: la donna può uscire, sì, ma “con il permesso” del marito. Deve coprirsi, mostrare solo il viso o gli occhi, perché la sua libertà e il suo corpo sono considerati una minaccia o una vergogna.

Queste non sono solo opinioni isolate. Gli inviati delle trasmissioni hanno intervistato uomini e donne musulmane, e molti hanno confermato queste regole come parte integrante della loro vita quotidiana.

Ma allora, la domanda sorge spontanea: vogliamo davvero che principi del genere mettano radici nella nostra società?

Possiamo accettare che, in nome del relativismo culturale, si faccia finta di nulla davanti a idee che negano la parità tra uomo e donna, che riducono la moglie a una proprietà del marito, che giustificano la violenza e la sottomissione? Noi diciamo BASTA!

È il momento di difendere con forza la nostra identità, la dignità della donna, la libertà conquistata a fatica dalla nostra civiltà. Non possiamo permettere che l’indifferenza apra la strada a pratiche e mentalità che calpestano i diritti fondamentali della persona.

Per questo, se non l'hai ancora fatto, ti invitiamo a firmare la petizione “Basta con la sottomissione all’Islam!”, promossa da Pro Italia Cristiana.

Unisciti a chi crede nei valori della libertà, della parità e del rispetto per ogni essere umano.

 

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