Non solo in politica, ora gli organismi europei interferiscono anche con la nostra Giustizia!

Non solo in politica, ora gli organismi europei interferiscono anche con la nostra Giustizia!

Ci pare strano che nessun giornale in Italia ne abbia parlato.

La notizia l’abbiamo trovata solo sulla stampa estera, benché non sia irrilevante…

La Commissione parlamentare Antimafia nel marzo 2017 aveva perquisito la sede del GOI-Grand’Oriente d’Italia, sequestrando 39 faldoni coi nomi di oltre 6.000 iscritti.

Perché le autorità italiane li volevano? Per verificare che nelle logge non vi fossero infiltrazioni mafiose, in particolare ‘Ndrangheta e Cosa Nostra. La memoria corre ai tristi tempi della loggia P2.

Ma, secondo la sentenza emessa lo scorso 19 dicembre dalla CEDU, Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, sarebbero state violate la privacy e la libertà di associazione.

La richiesta delle autorità italiane sarebbe stata troppo ampia, perché estesa su ben 27 anni, non sufficientemente giustificata e priva delle garanzie di un controllo indipendente ed imparziale.

La risoluzione della CEDU è stata accolta con preoccupazione da ampi settori politici e giudiziari italiani. Ed ha riacceso le tensioni tra le nostre istituzioni e la magistratura europea.

Il Parlamento aveva ritenuto essenziale conoscere l’identità dei massoni, per individuare eventuali legami illeciti.

Non è la prima volta che la CEDU si mette di traverso: in passato già si era pronunciata contro le leggi italiane, che impongono a funzionari pubblici e giudici di dichiarare se siano massoni o meno.

Le sentenze europee hanno scatenato un dibattito sul fatto che la protezione della libertà d’associazione stia ostacolando in Italia la lotta contro la criminalità organizzata.

Alla luce di quanto accaduto il governo italiano potrebbe esplorare nuove vie legali per rafforzare la trasparenza delle organizzazioni, che operano in aree ad alto tasso di criminalità.

Non entriamo nel merito della questione. Ci limitiamo ad osservare come sapere se tra i propri iscritti vi siano o meno criminali corrisponda all’interesse di tutti, massoneria compresa.

Ma non è questo il punto. La CEDU non è un organismo dell’Unione europea, ma è comunque un organo giurisdizionale internazionale, cui aderiscono tutti e 46 i membri del Consiglio d’Europa.

Ciò che troviamo inaccettabile è che su temi interni – come l’aborto, la bioetica o la giustizia – l’Italia non sia padrona in casa sua.

Che cioè vi sia sempre qualche organismo esterno, che non ha sede qui e che nulla sa di ciò che qui accade, in grado però d’interferire e di dirci cosa possiamo e non possiamo fare.

Il nostro, fino a prova contraria, è uno Stato sovrano. Ed intralciare l’attività parlamentare ed inquirente su temi tanto delicati può rappresentare una pericolosissima invasione di campo.

Per questo intendiamo lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione tramite Facebook. Innanzi tutto, perché sempre più gente sappia l’accaduto, visto che i media lo hanno taciuto.

E poi perché in tanti si uniscano a noi per protestare contro i condizionamenti e le interferenze indebite che ci giungono dai livelli europei e che minacciano la nostra indipendenza.

Ma Facebook ha un costo, di cui da soli non possiamo farcene carico. Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto!

È molto importante per fermare la prepotenza di certi organismi internazionali, pronti a farla da padroni in casa nostra!

E c’è anche dell’altro, visto che siamo in tema. Ad oggi essere cattolici è assolutamente incompatibile con l’essere massoni. Non si può essere l’uno e l’altro.

È bene ripeterlo, perché certi battezzati, anche illustri, fingono di non saperlo o di non ricordarselo.

L’ex-presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ad esempio, pur dicendosi cattolico, lo scorso 19 gennaio è entrato nella Gran Loggia Prince Hall dei Massoni Liberi e Accettati nel South Carolina.

Per la precisione gli è stata conferita la qualifica di «Maestro Massone con tutti gli onori», in quanto – è stato detto - «il suo servizio agli Stati Uniti riflette i valori fondamentali» della loggia.

C’è un però. La Chiesa ha a più riprese ribadito come i propri fedeli, che aderiscono alla massoneria, si trovino «in stato di peccato grave» e «non possano ricevere la Santa Comunione».

Così recita testualmente la Declaratio de associationibus massonicis della Congregazione per la Dottrina della Fede emanata il 26 novembre 1983.

Ma già Clemente XII nel 1738 con la Lettera apostolica In eminenti apostolatus specula e Benedetto XIV con la Costituzione Providas nel 1751 condannarono apertamente la massoneria.

Ed ancora il 13 settembre 1821 Pio VII nella Bolla Ecclesiam a Jesu scomunicò latæ sententiæ chiunque vi appartenesse.

Lo stesso fecero Leone XII con la Costituzione Quo graviora nel 1825, Pio VIII e Gregorio XIV rispettivamente con le encicliche Traditi nel 1829 e Mirari nel 1832.

Pio IX dedicò all’argomento l’enciclica Qui pluribus nel 1846 e l’allocuzione Multiplices inter del 1865, mentre Leone XIII fece altrettanto con l’enciclica Humanum Genus nel 1884.

Stessa condanna e medesima scomunica furono ribadite col can. 2335 del Codice di Diritto Canonico del 1917 e ribadita col can. 1374 del nuovo Codice del 1983.

Il 13 novembre 2023 anche papa Francesco ha scritto in una lettera indirizzata al Vescovo filippino di Dumaguete, mons. Julito Cortés:

«Coloro che sono formalmente e consapevolmente iscritti a logge massoniche e che hanno abbracciato i principi massonici, rientrano» in tale divieto, ecclesiastici compresi.

Insomma, non v’è alcuna possibilità di equivoco. Non si può essere cattolici e massoni ad un tempo. Solo Joe Biden e quelli come lui fingono di non saperlo.

Perciò è ancora più importante ed urgente l’aiuto di tutti, anche il tuo, affinché si impedisca ad organismi stranieri di dettar legge in casa nostra e di condizionare la nostra giustizia.

Qualora la Commissione parlamentare Antimafia ravvisasse anche solo la possibilità che nelle logge italiane si nascondano elementi mafiosi è doveroso fare controlli.

Ne varrebbe la pena anche qualora tali verifiche non conducessero ad individuare alcun criminale, né alcun reato. Un accertamento in più non dovrebbe disturbare nessuno.

E la massoneria stessa avrebbe tutto l’interesse a collaborare con la Giustizia italiana in questo. Strano che qualcuno non lo comprenda…

Ecco perché è necessario lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione in merito. Tutti devono sapere delle interferenze europee sulle attività d’indagine italiane!

 

Attribuzione Immagine: Adrian Grycuk, CC BY-SA 3.0 PL, Wikimedia Commons
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