Paesaggi distrutti in nome dell’ambientalismo

Paesaggi distrutti in nome dell’ambientalismo

A Sassoferrato, nelle Marche, si stanno autorizzando estesi impianti fotovoltaici sul terreno di un’area di grande rilevanza archeologica.

Non è la prima volta che, in nome dell’ecologismo, dell’ambientalismo o della transizione energetica – chiamatela come vi pare – si deturpa il paesaggio italiano. Lo splendido paesaggio italiano, pieno di storia, di arte e poesia.

Del resto, quando l’ideologia prevale, a soccombere è proprio la realtà. E la bellezza.

Il guadagno derivante dall’energia eolica o dai pannelli solari? Beh, non è proprio il massimo. Ma questo non si può dire. Si rischia di venir lapidati dal Politbüro verde. Ripeto, i dati non interessano. Ai pasdaran dell’ambientalismo interessa solo distruggere la nostra civiltà.

Ora, a proposito di quanto sta accadendo a Sassoferrato, ho trovato interessante una lettera che Galliano Crinella, Presidente dell’Istituto internazionale di Studi Piceni Bartolo da Sassoferrato e del Premio nazionale Gentile da Fabriano, ha inviato al Corriere della sera. È stata pubblicata il 13 gennaio e mi permetto di riprenderla integralmente in questa mail, perché aiuta a riflettere.

Ecco il testo:

Quali sono le ragioni del silenzio su quanto sta avvenendo in Italia con la massiccia realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici che non tiene conto del vulnus, dell’impatto molto spesso distruttivo sul paesaggio, sugli equilibri ambientali e storico-culturali del nostro «Bel Paese»?

Porto un dato dalle Marche («l’Italia in una Regione»). In una piccola città dell’entroterra, Sassoferrato, l’antica Sentinum, la città del grande giurista Bartolo e che ha ispirato le mirabili opere fotografiche di Mario Giacomelli, che ha fatto conoscere il paesaggio delle Marche nel mondo, si stanno autorizzando ettari ed ettari di fotovoltaico con moduli a terra, non considerando affatto che ci si colloca su un territorio di grande rilevanza archeologica, essendo stato sede della storica Battaglia di Sentinum (295 a.C.) con la quale i Romani, sconfiggendo Etruschi, Sanniti e Galli Senoni, conquistarono il pieno dominio su tutta l’Italia Centrale. Lo affermano storici e ricercatori, a partire da Tito Livio («… grande è la fama di quel giorno in cui si combatté nell’agro sentinate») e dai «Gruppi Archeologici d’Italia».

E segnalo anche che si sta per dare il via a tale Parco fotovoltaico pur in presenza di mozioni di contrarietà votate all’unanimità da Comune, Provincia e Regione. Ma le volontà delle istituzioni e dei cittadini, che hanno espresso ad ampia maggioranza la loro opposizione, non hanno più alcun valore? In quale direzione si sta andando? Vorremmo capire.

Si tratta di interrogativi più che legittimi. E che personalmente, per quanto possa valere, sposo in pieno.

La verità è che, come ti ho già detto, qui siamo di fronte a una dittatura ecologista che non ha nulla a che vedere con il vero rispetto del creato. Perché per essere davvero ecologici, prima di tutto occorre rispettare l’uomo, la sua cultura e la sua civiltà.

Attribuzione immagine: Di Paulacastelli - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/...
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