
Partito islamico di Monfalcone: presentato un esposto alla Procura!
A Monfalcone, come ti dicevamo poche settimane fa, sta nascendo un partito politico islamico, pronto a scendere in campo alle prossime elezioni comunali.
Non un'associazione culturale, non un comitato per il dialogo, ma una lista interamente ispirata alla religione islamica, con l’intento dichiarato di portare la sharia e i suoi valori nel cuore delle istituzioni italiane. Un fatto gravissimo, che mina le basi del nostro Stato di diritto.
Ma qualcuno ha detto basta!
Souad Sbai, presidente dell’Associazione delle donne marocchine in Italia (ACMID), ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica contro questo partito islamico.
Un atto coraggioso e necessario per fermare una deriva pericolosissima che rischia di normalizzare idee e pratiche incompatibili con la Costituzione italiana.
Poligamia, niqab, sharia: questi non sono valori italiani e non possono entrare nelle istituzioni sotto le vesti di un partito politico.
La nostra Repubblica è laica, democratica, fondata sulla parità tra uomo e donna, sulla libertà religiosa, sì, ma anche sulla libertà di non essere sottomessi a precetti religiosi estremisti.
Sbai lancia l’allarme: «Questa lista va messa subito fuori legge», perché promuove obiettivi contrari alla legalità e ai diritti fondamentali.
L’esposto alla Procura è un atto doveroso, perché un partito che si ispira apertamente a una visione politica islamica radicale viola i principi fondamentali del nostro ordinamento.
La sharia discrimina, punisce con la lapidazione, impone la poligamia, nega la libertà di cambiare religione. È tutto ciò contro cui l’Italia ha sempre lottato, ed è inammissibile che si possa anche solo ipotizzare una rappresentanza politica fondata su tali idee.
L’esposto presentato è il primo, deciso passo per fermare questa escalation!
L’Italia non può accettare che partiti religiosi, basati su leggi che violano diritti umani e libertà civili, trovino spazio nella competizione elettorale. Non è questa l’integrazione, non è questa la democrazia!
Chi entra in politica deve rispettare la Costituzione, non riscriverla. Chi vuole rappresentare i cittadini deve difendere la libertà, non calpestarla.