Permesso di soggiorno per merito: una minaccia per la sicurezza e il futuro del nostro Paese!

Permesso di soggiorno per merito: una minaccia per la sicurezza e il futuro del nostro Paese!

Negli ultimi giorni si è parlato molto del cosiddetto permesso di soggiorno per merito”.

Si tratta di una proposta avanzata dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, e rilanciata con grande enfasi al Meeting di Rimini.

Secondo i promotori, l’idea sarebbe quella di concedere documenti regolari ai migranti che dimostrano di “meritare” di restare in Italia, in base a criteri come l’inserimento lavorativo, il rispetto delle regole e la capacità di integrarsi nella comunità locale.

In altre parole, si vorrebbe creare una sorta di corsia preferenziale per chi si distingue positivamente, aggirando le procedure tradizionali.

Ma qui nasce il problema: concretamente, chi decide cos’è il merito? Con quali criteri? E, soprattutto, chi si assumerebbe la responsabilità se un migrante dichiarato “meritevole” dovesse in seguito commettere reati o comportamenti gravi?

Sono interrogativi pesanti, che la proposta lascia completamente irrisolti, e che stanno generando forti perplessità non solo tra gli esperti di sicurezza, ma anche tra molti rappresentanti del mondo politico.

Non a caso, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso in merito parole nette e inequivocabili.

Una misura del genere, senza adeguate garanzie e controlli, rischierebbe di trasformarsi in un enorme fattore di attrazione per flussi migratori incontrollati, arrivando — come lui stesso ha detto — a spingere “mezza Africa a trasferirsi qui”, con conseguenze imprevedibili per l’ordine pubblico e la coesione sociale del nostro Paese.

Ecco perché non possiamo restare in silenzio!

Di fronte a scelte che rischiano di compromettere la sicurezza dei cittadini e la stabilità sociale del nostro Paese, è fondamentale far sentire la voce di chi crede in un’Italia sicura, con confini protetti e leggi rispettate.

Per questo, se non l’hai ancora fatto, ti invitiamo a firmare e condividere la petizione “Fermiamo l’immigrazione irregolare!”, promossa da Pro Italia Cristiana.

Ogni firma è un tassello per costruire un argine contro l’immigrazione irregolare e difendere la sicurezza delle nostre famiglie.

E per far conoscere questa battaglia al maggior numero di italiani possibile, stiamo portando avanti una vasta campagna di sensibilizzazione online, tramite Facebook.

Ma per raggiungere milioni di connazionali abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: fai la tua generosa donazione e aiutaci a informare, mobilitare e difendere la nostra Italia!

Durissime anche le parole di Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Emilia-Romagna: “Premiare il valore individuale è giusto, ma non a scapito della legalità e della sicurezza dei cittadini. Con criteri vaghi e discrezionali si rischia solo di creare disparità, iniquità e flussi incontrollati. Serve integrazione sostenibile, non scorciatoie pericolose.”

Sulla stessa linea Jacopo Morrone, deputato e segretario della Lega Romagna: “Non credo esista al mondo un Paese che concede permessi di soggiorno o cittadinanze ‘per merito’ a scatola chiusa, mettendo a rischio servizi sociali, sicurezza e coesione nazionale. È il segno di una sinistra in stato confusionale, priva di una politica migratoria seria e credibile, ostinata solo a voler spalancare i porti contro il volere degli italiani.”

Il messaggio è chiaro: invece di inseguire soluzioni facili e ideologiche, servono regole certe, sicurezza per i cittadini e vie legali ben definite.

Non si può giocare con il futuro del Paese né trasformare la gestione dell’immigrazione in un banco di prova per esperimenti politici improvvisati.

Non possiamo permettere che l’Italia diventi terreno di esperimenti pericolosi: la sicurezza e il futuro del nostro Paese non sono negoziabili.

 

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