Ramadan agli sgoccioli... Ma la protesta deve continuare!

Ramadan agli sgoccioli... Ma la protesta deve continuare!

Ci siamo, purtroppo. Mercoledì la scuola di Pioltello resterà chiusa per la fine del Ramadan.

Quel giorno, a Pioltello, la nostra identità, la nostra cultura, la nostra tradizione verranno rimpiazzate da una celebrazione a noi totalmente estranea, aliena.

È una situazione, che subiamo con amarezza, inutile nascondercelo. Ma, di fronte alla quale, non possiamo e non dobbiamo arrenderci. Tutt’altro.

Perché? Perché la protesta levatasi in tutta Italia ha fatto emergere la forza di un popolo, il nostro, fiero dei propri Valori e della propria fede.

Un popolo, assolutamente non disposto a svendere ciò che è e ciò in cui crede.

Ed i risultati ci sono!

La dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Giacomo Bertesi” di Soresina, Daniela Romano, ha formalmente ritirato la circolare sul Ramadan, indirizzata al personale docente.

In questa circolare si chiedeva, tra l’altro, che agli alunni musulmani, durante il Ramadan, venissero risparmiate interrogazioni, verifiche, a richiesta persino le ore di ginnastica.

Non solo: si chiedeva di non mangiare in loro presenza e che si desse loro la possibilità di spiegare ai compagni in cosa consistesse il Ramadan.

Nello stesso periodo in cui, della Quaresima, la Scuola “laica” non ha fatto parola, vietando addirittura in taluni contesti le benedizioni pasquali!

Ebbene, questo ennesimo episodio di Cancel culture ha scatenato immediatamente ovunque una giusta e sacrosanta protesta!

Ed oggi sempre di più sono gli Italiani, che, come noi, alzano la testa per dire “basta” a queste prese in giro!

Per questo Pro Italia Cristiana ha lanciato una petizione, per dare volto e forma a questo grido, che si leva ormai da ogni regione d’Italia!

Ed ecco che è successo: la dirigente di Soresina ha fatto marcia indietro. Per evitare – ha detto - di «generare disagio e confusione nella comunità scolastica».

E sai perché? Il ritiro della circolare, secondo una nota diramata dal Ministero dell’Istruzione, è stato frutto «della proficua interlocuzione che il Ministero ha tenuto con la dirigente».

Quindi, lo stesso Ministero, di fronte al “no” espresso così a chiare lettere dalla gente di buon senso, è intervenuto, bloccando immediatamente l’iniziativa della preside.

Ma non è il momento di abbassare la guardia, tutt’altro! Per questo ti chiediamo ancora di firmare la petizione di Pro Italia Cristiana!

Quando sentirai ciò che stiamo per dirti, anche tu, come noi, capirai quanto urgente sia insistere e far sentire ancora forte la nostra voce!

Subito dopo il termine del Ramadan, dal 10 al 12 aprile, l’Università Cattolica, presso la propria sede centrale di Milano, promuoverà la X edizione del Festival internazionale della Lingua e della Cultura Araba.

Qui – specifica l’Ateneo - si parlerà di traduzioni, di lessicografia, di donna araba, di incontro e di intreccio di culture, persino di intelligenza artificiale. Alla presenza di illustri accademici, intellettuali ed artisti, arabi ed occidentali, in rappresentanza di ben 18 Paesi.

L’unica cosa, di cui non si parlerà, saranno i cristiani perseguitati ogni giorno a causa della loro fede in molti di quegli stessi Paesi.

E non si parlerà nemmeno di Samara Radjoul, la 13enne musulmana, che in Francia è stata ridotta in coma pochi giorni fa, fuori da scuola, da altri tre alunni, pure islamici e minorenni, a causa dei suoi modi ritenuti troppo “occidentali”.

Questo, in Francia, ha già prodotto, come reazione, una crescita esponenziale dei musulmani, che si sono convertiti al Cristianesimo: più del 10% nella sola arcidiocesi di Parigi!

Molti di questi provengono proprio da quegli stessi Paesi, che saranno ospiti al prossimo Festival internazionale della Lingua e della Cultura Araba.

Ma anche di loro non si parlerà.

E allora dobbiamo di nuovo dire “basta” a questo tentativo di azzerare la nostra cultura con usanze e riti a noi estranei.

Usanze e riti, che oltre tutto provengono da Stati, dove i cristiani vengono perseguitati.

Ecco perché oggi, ancora di più, è urgente firmare la petizione di Pro Italia Cristiana.

Farlo è semplice: basta un click! E anche tu, con noi, dirai “no” a questa drammatica invasione silenziosa!


Attribuzione Immagine: Scuola “Giacomo Bertesi” di Soresina, CremonaOggi
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