Spot blasfemo: vinta la battaglia, ma la protesta continua!
Siamo commossi. Pochi forse se l’aspettavano. Ma, grazie alla forte ed immediata protesta, lo spot blasfemo di «Amica chips» è stato bloccato.
Il comitato di controllo dell’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria ne ha ordinato d’urgenza lo stop in tutte le sue versioni – quella esplicita e quelle “censurate” – e sai perché?
Per le «numerose richieste di chiarimenti e proteste» pervenute, come ha detto a chiare lettere il segretario generale dell’Istituto, Vincenzo Guggino.
Questo ha un significato enorme.
Questo è un segno inequivocabile di quanto importante sia alzare la voce, non rassegnarsi, non permettere il vilipendio della nostra fede, della sensibilità religiosa cattolica.
Allo stesso tempo, ecco perché è urgente continuare a farci sentire.
Non possiamo tollerare che si oltraggi la presenza eucaristica di Nostro Signore con uno spot, in cui le Ostie consacrate vengano sostituite con patatine. È inconcepibile!
Il comitato dell’Istituto di autodisciplina ha «ingiunto alle parti di desistere dalla diffusione» della pubblicità «su tutti i canali e con ogni mezzo».
L’azienda «Amica chips», l’agenzia «Lorenzo Marini Group» che ha prodotto lo spot e tutti i canali di diffusione hanno dovuto subito adeguarsi.
Impossibile ora guardare il video, anche online. Questo è un grande successo!
Un successo, che anche tu puoi contribuire a rendere ancora più importante, aderendo alla petizione di Pro Italia Cristiana.
Perché? Perché si è vinta la battaglia, ma non la guerra.
Contro la decisione dell’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria, infatti, può essere presentato appello entro una settimana. In tal caso, a decidere nel merito, sarebbe il Giurì dell’Istituto stesso.
Proseguire una protesta ferma ed indignata è allora fondamentale.
È necessario far capire a tutti quanto il mondo cattolico, ferito nella propria sensibilità religiosa più profonda, non sia più disposto a tacere.
Siamo anzi pronti e determinati ad andare fino in fondo, senza sconti, senza se e senza ma.
Fermarci ora sarebbe un errore clamoroso!
Per questo ti chiediamo di dare sempre più forza alla protesta, aderendo con un semplice click alla petizione di Pro Italia Cristiana.
Ti chiediamo un piccolo sforzo per un grande risultato.
Questa vicenda può divenire esemplare e scoraggiare in futuro quanti altri pensino ancora di poter deridere la fede cattolica.
Diciamo basta, tutti insieme! Fermiamo chi offende Gesù!
Mai nulla di simile avviene nei confronti dell’islam, né di qualsiasi altra religione.
Solo la sensibilità dei cattolici figura sempre nel mirino di certi “strateghi” della comunicazione, pronti a fare della provocazione una norma e dell’irrisione una strategia commerciale.
Non lasciamo calpestare impunemente la sensibilità di 2,4 miliardi di cattolici nel mondo.
Aiutaci anche tu, che condividi con me gli stessi Valori e gli stessi Ideali, a far sentire in modo chiaro e forte il nostro “no”: fermiamo la pubblicità blasfema! Basta un semplice click.
Aderisci alla battaglia di Pro Italia Cristiana!